Cede l’asfalto sul viale: due corsie chiuse «Ma i tubi non c’entrano»
Due corsie chiuse per avvallamenti sospetti. Giorgetti: oggi le verifiche, i tubi non c’entrano
Poco dopo le 16, nel sabato che precede la settimana di Natale, su viale Spartaco Lavagnini compaiono vigili e transenne. E il traffico va in tilt. Colpa alcuni avvallamenti — non molto profondi ma in sequenza e connessi da una crepa — che hanno provocato un dissesto nell’asfalto all’altezza dell’ultimo tratto del viale, a pochi passi da piazza Libertà, e che hanno costretto i vigili a chiudere con le transenne due delle quattro carreggiate, per un centinaio di metri, verso viale Matteotti. Difficile ancora capire cosa abbia potuto far sprofondare di circa 5 centimetri il bitume: lo si saprà con certezza solo stamani quando i tecnici di Palazzo Vecchio eseguiranno un sopralluogo alla ricerca delle cause. Poi si dovrà decidere se riaprire le corsie o se tenerle chiuse e intervenire.
Dopo la voragine di Lungarno Torrigiani e con i magistrati che hanno chiuso l’indagine addebitando le cause alla rete idrica troppo vecchia, i primi ad arrivare sul posto per le verifiche del caso sono stati i dipendenti di Publiacqua, «ma ci hanno confermato che in quel punto di viale Lavagnini non passa alcuna tubazione idrica — spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti che non è a Firenze ma segue costantemente la situazione — dunque bisognerà fare altri approfondimenti per capire cosa sia accaduto».
Il restringimento della carreggiata, ieri, ha provocato un tappo che si è riverberato sul traffico di tutta la città creando lunghe code di auto. Con gli agenti della municipale impegnati per tutto il pomeriggio a far defluire le macchine bloccate. «Dopo che i tecnici della Mobilità avranno fatto tutte le verifiche necessarie capiremo se c’è da intervenire — continua Giorgetti — se si può riaprire una delle due carreggiate o se non c’è alcun pericolo e dunque il viale può essere di nuovo transitabile».
Quei preoccupanti avvallamenti nell’asfalto di viale Lavagnini sono capitati con Firenze alle prese con gli acquisti di Natale, ma il vero banco di prova — se il sopralluogo di oggi non sarà il via libera — sarà domani, quando i fiorentini dovranno portare a scuola i figli o raggiungere il posto di lavoro con il traffico già a dura prova per i cantieri del tram. «Spero che per lunedì sia tutto risolto — conclude l’assessore — in ogni caso ci scusiamo per il disagio. Ma ora la nostra priorità è la sicurezza».