Con la Lazio vietato sbagliare La carica di Adv
Nella trasferta prima di Natale Sousa cerca il riscatto per non perdere il treno europeo Il mister: «Le critiche? Figlie del risultato. Con la Lazio sarà stimolante». Adv carica la squadra
La formazione Badelj squalificato, Borja ancora out A centrocampo Paulo conferma Sanchez
Last call, ultima chiamata. Come un passeggero in ritardo all’aeroporto, la Fiorentina non ha più scelta: deve correre per non perdere il volo verso l’Europa. L’inatteso scivolone di Marassi infatti ha complicato maledettamente i piani viola e rende praticamente decisive la partite di stasera all’Olimpico e quella (difficilissima) della prossima settimana contro il Napoli di Sarri.
Le bizzarre scelte di formazione di giovedì scorso poi hanno contribuito ad alzare un polverone ancora più grande intorno alla Fiorentina, anche se Paulo Sousa non pare affatto pentito delle scelte: «Una parte di tifosi non ha fiducia in me? Non ho bisogno di questo, voglio solo essere me stesso — dice Paulo — le critiche per la formazione sono frutto solo del risultato, ma già nel primo tempo avevamo avuto le occasioni per far male. Da mesi lavoriamo sull’aspetto mentale della squadra: la personalità e la concentrazione sono aspetti sui quali abbiamo la consapevolezza di dover migliorare».
Fragilità mentale dunque, ma anche errori tecnici individuali («Bernardeschi ha perso palla sul gol e sbagliato un controllo in un’azione pericolosa nostra»). Proprio quello che andrebbe evitato per affrontare questi 4 giorni durissimi. Orgoglio e volontà però non mancano a Kalinic e compagni e proprio per questo ieri mattina Andrea Della Valle (nel suo consueto blitz ai campini del sabato) ha cercato di caricare e rasserenare il gruppo. Niente ramanzione insomma. Per quelle semmai ci sarà tempo più avanti. Il patron (che sarà a Firenze anche per la partita con il Napoli) si aspetta una reazione immediata, soprattutto perché la Lazio è avanti 5 punti in classifica e vederla scappar via farebbe (forse irrimediabilmente) allontanare il treno europeo. A rendere l’attesa più leggera è arrivata l’iniziativa per Save the Children. I giocatori infatti si sono resi protagonisti di simpatiche foto (pubblicate sulla pagina Facebook della onlus) a tema natalizio per la campagna «Christmas Jumper Day», nelle quali si vedono Babacar con la barba di Babbo Natale, Zarate calciare una punizione con il cappello rosso in testa e Astori in barriera con un albero di Natale in testa. Un clima di festa che si trasformerà in battaglia non appena l’aquila Olimpia avrà spiccato il volo: «La Lazio è candidata all’alta classifica — continua Sousa — l’anno scorso ha pagato lo scotto dell’eliminazione dalla Champions, ma è piena di campioni e ha entusiasmo. Sarà una sfida molto difficile ma stimolante».
Inzaghi dovrà rinunciare a Parolo squalificato e pensa di passare al 3-5-2 con Felipe Anderson largo a destra, mentre Sousa, da parte sua, dovrà fare i conti con un centrocampo inedito e senza i suoi due pezzi da novanta. Badelj infatti è squalificato e Borja («È il più indietro di tutti», aveva già preannunciato il portoghese prima dell’allenamento) non è stato neppure convocato per i postumi del trauma subito a Baku. Sanchez dunque è il candidato numero uno per giocare in coppa con Vecino, mentre davanti dovrebbero tornare Tello e Bernardeschi sulle fasce più la coppia gol Ilicic e Kalinic, con Babacar (recuperato dopo la febbre) pronto all’uso in panchina. A meno che Paulo anche stavolta non decida di sparigliare le carte e giocarsi qualche jolly a sorpresa: «La classifica sarebbe potuta essere migliore, in certe partite abbiamo perso dei punti che oggi ci darebbero altre prospettive. La rimonta dipende anche dagli altri, da parte nostra possiamo solo puntare sempre al massimo. Per vincere e rendere felici i nostri tifosi. La formazione? Giocherà la migliore». Buoni propositi a cui adesso dovranno seguire i fatti. L’Atalanta ieri si è guadagnata un punto a San Siro e adesso è a +3 dai viola (il Milan invece è salito a +7) , ma soprattutto un’altra sconfitta rischierebbe di compromettere in modo definitivo il rapporto con tifoseria.
Al seguito della squadra comunque ci saranno 250 tifosi, anche se chi era a Genova è tornato con il muso lungo. Il malumore in città c’è, si percepisce sui social ma anche semplicemente entrando in un bar. Anche per questo Sousa non potrà fallire ancora. Ora o mai più: il bivio della stagione viola sono i prossimi 4 giorni.