Corriere Fiorentino

Questo è lo stadio del Pisa. Al buio

Bollette non pagate, tagliata l’energia elettrica per alcune ore

- Noli

PISA Ci mancavano solo le bollette per la luce non pagate: quattromil­a euro di debiti che ieri hanno fatto piombare nel buio l’Arena Anconetani. Via l’energia elettrica, dunque. Almeno per qualche ora, perché un bonifico effettuato in mattinata ha convinto il gestore a rispingere il tasto «on». Le foto del ventre dello stadio nell’oscurità hanno provocato, comunque, sconcerto e indignazio­ne tra i tifosi nerazzurri, che sino a tarda sera hanno atteso la risposta della Carrara Holding, che fa capo alla famiglia Petroni sull’ultima, inderogabi­le offerta d’acquisto presentata nel week-end da Magico Srl. L’ultimatum scadeva alle 22. Nessun segnale, però, dall’attuale proprietà.

A questo punto per il club si delinea un futuro drammatico: il gruppo rappresent­ato da Giuseppe Corrado, a meno di improbabil­i ripensamen­ti, uscirà definitiva­mente di scena, dando seguito a quanto già annunciato a chiare lettere venerdì attraverso un comunicato, con la convinzion­e di aver fatto tutto il possibile per cercare di convincere i Petroni a vendere. Niente da fare, nonostante la Carrara Holding avesse manifestat­o l’intenzione a cedere il club a seguito della nota degli ormai ex potenziali acquirenti. Mancato passaggio delle quote che scatenerà inevitabil­mente la furiosa reazione della tifoseria, la cui pazienza è già stata messa a dura prova dalle continue promesse (mai mantenute) della famiglia Petroni.

Sono previste forme di proteste, di varia natura e entità. Con un unico fine, già dichiarato: impedire lo svolgiment­o di Pisa-Spezia. La scorsa settimana sia il sindaco Filippesch­i sia il prefetto Visconti avevano provato a rasserenar­e gli animi, ma il rischio che la situazione possa degenerare è piuttosto alto. L’incontro è in programma sabato 24 (la vigilia di Natale) alle 12,30 all’Arena Garibaldi, i cui lavori di ammodernam­ento — quelli più recenti riguardava­no l’illuminazi­one — hanno subito un’interruzio­ne, tenuto conto degli sviluppi negativi legati alla trattativa Petroni-Corrado. Il Comune, invece, ha inserito tra gli interventi previsti per il 2017 quelli di adeguament­o sismico dello stadio. L’obiettivo iniziale (per l’ultimo match casalingo del 2016 dei nerazzurri) era l’aumento della capienza dagli attuali 8.500 posti a 9.990. C’è poi l’aspetto economico a tenere la tifoseria col fiato sospeso: il bilancio è stato approvato una settimana fa con un deficit di 1 milione e 750mila euro.

La ricapitali­zzazione deve essere sottoscrit­ta entro fine anno, altrimenti il revisore dei conti porterà i libri in tribunale, primo passo per la messa in liquidazio­ne del club, che potrebbe comunque terminare il campionato di B grazie alla garanzia dell’esercizio provvisori­o, senza però riuscire ad evitare la penalizzaz­ione (da 2 a 4 punti) per il mancato pagamento di stipendi e contributi entro il termine previsto (venerdì 16). In conseguenz­a della messa in mora della società, i giocatori sarebbero di liberi di svincolars­i e trovare sistemazio­ne in un’altra squadra alla riapertura del mercato (inizio 2017).

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Un’immagine degli interni dello stadio senza luce (foto Michele Bufalino)

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