Corriere Fiorentino

Sabbia e sassi nel presepe per tutti

Alla Machiavell­i di San Casciano: «Nessun bavaglio al Natale» . Si parla di pace

- L.B. 4.Continua

SAN CASCIANO Ci sono la sabbia, la strada con un vero «lastricato», le montagne di carta e le casette fatte dai bambini nel presepe dell’atrio della Machiavell­i a San Casciano. Accanto c’è l’albero decorato, come da tradizione qui, dagli alunni di prima. Il preside Marco Poli ha appena fatto stampare (a sue spese) i biglietti di auguri natalizi da distribuir­e nelle classi e al personale della scuola: «Non si mette il bavaglio al Natale qui da noi — spiega — credo che sia importante valorizzar­e anche l’aspetto religioso, la tradizione è bene venga fuori, è arricchime­nto per tutti. Quando è il momento non abbiamo problemi a parlare anche delle altre religioni, abbiamo fatto ad esempio una mostra su Budda di recente».

Il lavoro nelle classi è affidato alle insegnanti che si coordinano per «classi parallele» e così tutte le quarte hanno lavorato con la pasta di pane per i regali da portare a casa, le quinte hanno decorato con pezzi di stoffa le palline di polistirol­o da attaccare all’albero, le terze hanno costruito casette con cioccolata e caramelle, le seconde presentera­nno ai genitori i pupazzi di neve fatti con i calzini.

Sui biglietti dei bambini delle seconda si ritrova il presepe, «ma nelle aule abbiamo scelto di non farlo, lo spazio non è molto, c’è quello grande della scuola per tutti», spiega l’insegnante Grazia che nella sua quarta insegna anche religione: «Quest’anno parliamo della figura di Gesù e del popolo ebraico. La mia classe è una delle poche dove tutti i 25 bambini fanno religione, compresi i due alunni di religione musulmana e il bambino che viene da una famiglia di Hare Krishna. I genitori sanno che l’ora di religione non è catechismo e hanno preferito fin dalla prima non far uscire dall’aula i figli». Nelle altre classi invece di bambini che non fanno religione ma «alternativ­a» ce ne sono e nello spettacolo delle terze, delle quarte e delle quin- te in programma domani all’auditorium di ChiantiBan­ca le maestre di comune accordo hanno preferito inserire canti che richiamass­ero la pace e i valori universali del Natale: sarà una lezione di musica quella offerta ai genitori, una tappa di uno dei progetti su cui la scuola sta puntando di più, insieme al potenziame­nto della lingua inglese. Alla scuola elementare di Mercatale invece la lezione di musica (e movimento) è andata in scena ieri sera, nell’atrio decorato con tutti i lavori delle classi: i bigliettin­i con le renne che hanno le corna fatte con i cotton fioc, quelli con i messaggi di Gandhi e Mandela, quelli con gli angeli che hanno le ali della forma delle mani dei bambini. «Abbiamo esteso al Natale il progetto di accoglienz­a fatto a inizio anno — spiega la maestra Lucia — è questa un’occasione per incontrare le famiglie, nei prossimi giorni i bambini si scambieran­no tra loro altri regalini fatti in classe».

La preside Trovo che sia importante valorizzar­e l’aspetto religioso La tradizione è un arricchime­nto per tutti E quando c’è stato bisogno abbiamo parlato anche di altre religioni

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Il presepe della scuola Machiavell­i di San Casciano e a destra quello dell’elementare di Mercatale
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