Corriere Fiorentino

L’addio a Franca Sozzani, signora della moda

Quelle notti fashion create con Renzi, le mostre, il legame con Pitti, le amicizie

- Laura Antonini

A Firenze veniva spesso. Per i saloni di Pitti Uomo e per i rapporti con le maison, da Pucci a Ferragamo, da Gucci a Scervino e Cavalli che da Firenze hanno imposte lo stile italiano nel mondo. Ma Franca Sozzani la storica direttrice di Vogue Italia, scomparsa ieri all’età di 66 anni dopo una breve e fulminante malattia, nella sua infaticabi­le progettual­ità aveva anche scommesso su Firenze. Portando nel 2012 assieme all’allora sindaco Matteo Renzi quella «Vogue Fashion’s Night Out» che coinvolgen­do boutique e marchi di moda e chiamando i fiorentini a vivere da protagonis­ti in un’insolita notte bianca, si è rivelata un’occasione speciale per svelare il volto nascosto di Firenze legato al fashion e al lifestyle. Un evento di grande partecipaz­ione, ripetuto per tre edizioni, la più recente nel 2015 con Dario Nardella che ieri l’ha ricordata, con un pensiero al figlio regista Francesco Carrozzini che al festival del cinema di Venezia ha dedicato alla storia della madre un documentar­io. «Franca Sozzani ha contribuit­o a costruire il successo della moda italiana nel mondo — ha detto lo stilista Ermanno Scervino — Con lei oggi si perde un fondamenta­le punto di riferiment­o della moda stessa. Con Franca e Carla ci conoscevam­o fin da ragazzi e, nel tempo, questo rapporto si è consolidat­o, tanto che oggi perdo anche una cara amica». Un rapporto importante anche con le istituzion­i cittadine deputate alla moda come Pitti Immagine. «Sin dalla fine degli anni ‘80 Franca Sozzani — ha commentato Raffaello Napoleone amministra­tore delegato di Pitti Immagine — si è posta come riferiment­o attivo, leale e generoso per la moda italiana che si rifletteva sulle attività di Pitti. Basta ricordarla nel ruolo di curatrice di alcune mostre a Firenze durante la prima Biennale della moda assieme a Germano Celant, Luigi Settembrin­i, Ingrid Sischy e Pandora Tabatabai Asbaghi. Oppure anima dei festeggiam­enti del trentesimo compleanno di Vogue Uomo celebrato alla Stazione Leopolda nel giugno del 1998 in contempora­nea alla memorabile rassegna L’Idea dell’Uomo di cui fu curatrice e che vide esporre nel piazzale degli Uffizi 5 installazi­oni dedicate a Giorgio Armani, Jean Paul Gaulthier, Helmut Lang, Rey Kawakubo, Yohji Yamamoto». Fino agli ultimi anni in cui ha sostenuto i giovani talenti partecipan­do a tutte e otto le edizioni (sempre in seno a Pitti Uomo) del concorso Who’s on Next? Uomo. «Era attenta alla valorizzaz­ione dei giovani talenti, era giudice discreto e generoso», conclude Beppe Angiolini, patron del celebre negozio Sugar di Arezzo e presidente onorario della Camera Nazionale dei Buyer che con la Sozzani ha condiviso il ruolo di giurato nel famoso contest portato avanti da Vogue.

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Franca Sozzani in piazza della Signoria (foto: Sestini)
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Con Nardella
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Con Renzi
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Con Scervino

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