Corriere Fiorentino

I musulmani delusi per l’asta sfumata: «Così niente moschea»

- Jacopo Storni

«Finché il sistema resterà quello delle aste, non avremo mai una moschea a Firenze». Regna la delusione tra i fedeli del centro islamico di Borgo Allegri. Ieri mattina, durante la preghiera del venerdì, tanta rassegnazi­one e sconforto per il sogno svanito all’ultimo momento, dopo la sconfitta nell’asta giudiziari­a per l’acquisto del terreno di viale Europa. «Stavolta sembrava fatta e invece ci eravamo illusi» dice Sakri, secondo cui «il sistema per arrivare alla moschea è sbagliato». Il riferiment­o è alle aste giudiziari­e. Già molte quelle perse dalla comunità musulmana. «Questo sistema rischia di rimandare all’infinito la costruzion­e di un luogo di culto islamico» dice Mohamed. Molti fedeli sono delusi anche dall’atteggiame­nto di Palazzo Vecchio: «Se il Comune avesse veramente la volontà politica di fare la moschea, a quest’ora non ci ritroverem­mo in questa situazione. Auspichiam­o che il sindaco abbia il coraggio di individuar­e un luogo adatto all’edificazio­ne della moschea senza passare necessaria­mente per la vendita attraverso un’asta. Siamo una comunità importante di Firenze e abbiamo il diritto di pregare in un luogo dignitoso». Deluso per l’esito dell’asta, ma non abbattuto, anche l’imam Izzeddin Elzir: «Siamo stati sconfitti dal mercato, questo imprendito­re agricolo ha scelto di fare un investimen­to economico e ha rialzato il prezzo più volte, fino a quando la cifra è diventata molto alta e noi abbiamo rinunciato. Così va il mercato. Forse penserà di rivenderci il terreno, ma noi ormai siamo fuori da questa partita». Il vincitore dell’asta è un imprendito­re di Bagno a Ripoli. Noto per i numerosi investimen­ti in stabili e terreni nella zona, è sposato con la figlia di un famoso uomo d’affari e filantropo statuniten­se, proprietar­io di una grande catena di supermerca­ti. E mentre tramonta l’ipotesi moschea nel viale Europa, si continua a lavorare per l’individuaz­ione di uno spazio provvisori­o alternativ­o al centro di Borgo Allegri, troppo piccolo per ospitare le centinaia di fedeli che si riversano qui il venerdì. «Serve urgentemen­te uno spazio alternativ­o» aveva detto nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella. Un’idea che però fa storcere il naso ad alcuni fedeli: «La moschea provvisori­a? Ci sembra soltanto un modo per rimandare ulteriorme­nte la costruzion­e di una vera moschea».

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Musulmani in preghiera nella moschea di Borgo Allegri

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