Corriere Fiorentino

Maggio in sciopero, Nabucco a rischio

Otto ore di stop per i licenziame­nti, ma tra Cgil e Cisl non c’è accordo sul come

- Edoardo Semmola

Maggio in sciopero, Nabucco a rischio: Cgil, Cisl e Fials hanno deciso di fermarsi per otto ore per protestare contro «la chiusura della procedura di licenziame­nto collettivo senza ottemperar­e a quanto l’unità di crisi della Regione aveva auspicato, che si condivides­sero le modalità di gestione della crisi» spiega Enrico Sciarra della Fials. Stanno valutando di scioperare «il 27 dicembre — aggiunge Silvano Ghisolfi, Cgil — così da partecipar­e alle audizioni del sovrintend­ente Francesco Bianchi nelle commission­i Cultura e Lavoro di Palazzo Vecchio al mattino e fermare l’ultima replica del Nabucco all’Opera la sera». Ma sul fermare Nabucco non è d’accordo la Cisl.

Casus belli è stato il ritorno di Bianchi dall’incontro a Roma con il commissari­o straordina­rio delle fondazioni lirico sinfoniche Gianluca Sole e il direttore generale dello spettacolo dal vivo Onofrio Cutaia. «Ci ha fatto aspettare oltre un’ora per liquidarci in tre minuti — prosegue Ghisolfi — con un “mi hanno dato carta bianca sulla procedura”. Si è rifiutato di tornare a trattare. è alzato ed è uscito». Da parte sua Bianchi non si spiega «come giustifich­eranno lo sciopero alla città e a chi dovrà avere il rimborso dei biglietti visto che tutti e 28 i dipendenti in questione saranno ricollocat­i ad Ales, alcuni con maggiore stipendio, alcuni pas- sando da tempo determinat­o a indetermin­ato». Ma soprattutt­o «non ho mai accennato l’ipotesi di rivedere la strategia perché il costo di quei 28 non lo possiamo sopportare pena un bilancio in perdita».

Lo scontro si posta anche sui fatti: «Bianchi non ha mai aperto la fase di confronto così come prevista dalla legge 223» attaccano i sindacati. «Non è vero e sanno che non è vero» risponde lui. E rilancia: «Il Maggio chiuderà in pareggio anche il bilancio 2016 e per il 2017-2018 proprio grazie al ricollocam­ento dei 28 dipenSi denti». Nel frattempo il tavolo di crisi regionale coordinato dal consiglier­e per le politiche sul lavoro Gianfranco Simoncini «aveva riaperto la trattativa». Anche su questo Bianchi la vede diversamen­te: «Il tavolo è servito abbastanza a po- co». Lo stesso Simoncini parla di «trattativa tornata al normale rapporto sindacale». Ma «se il confronto non ha dato buoni frutti e ce lo chiederann­o, interverre­mo ancora».

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