Unicoop Tirreno, a rischio cento posti
I sindacati: undici punti vendita potrebbero passare al franchising
RIOTORTO (LIVORNO) Sono a rischio undici punti vendita per un totale di circa cento lavoratori, a cui si aggiungono i tagli paventati sulla sede di Vignale, in cui lavorano circa 500 persone. È questo lo scenario letto dai sindacati dopo la presentazione del piano industriale 2017/2019 di Unicoop Tirreno per bocca del suo direttore generale Piero Canova. Uno scenario «inaccettabile» per le segreterie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno decretato lo stato di agitazione senza escludere «di mettere in campo azioni di mobilitazione». È stato un mese fondamentale quello di dicembre per la Coop Tirreno. Dopo i bilanci in negativo degli ultimi sei anni, in cui sono andati persi circa cento milioni di euro, in soccorso alla realtà di Vignale Riotorto è arrivato lo stesso mondo Coop, attraverso otto consociate che hanno stanziato a suo favore 175 milioni di euro: soldi necessari a dare l’input per una ripresa aziendale, che il management ha previsto nel piano industriale mirato ad ottenere di nuovo utili per 1,5 milioni di euro entro il 2019. «La Cooperativa ha evidenziato obiettivi quali l’innalzamento del fatturato, la creazione di margini, la riduzione dei costi, la lotta agli sprechi e il contenimento del costo del lavoro»: questo si sono sentiti dire i sindacati, spiegano, dal management dopo il finanziamento da 175 milioni. Invece, al momento della presentazione del piano industriale, Canova non ha nascosto la possibilità di chiudere alcuni punti vendita per puntare sul franchising: si parla di undici negozi, tra cui potrebbero rientrare quelli toscani sparsi tra le province di Grosseto, Livorno, Lucca e Carrara. Una decisione che sarà definitivamente sancita dopo aver verificato le possibilità di recupero di questi punti vendita, ad oggi in negativo. «Un comportamento inaccettabile e contraddittorio» dicono comunque i sindacati, furiosi e pronti alla protesta per essere stati informati dell’eventualità non dalla Coop ma direttamente dalle pagine dei giornali.