Ripartenza Pisa, con 12 giocatori «Ci rinforzeremo»

Le priorità per il presente, i programmi per il futuro. Il primo giorno da presidente del Pisa di Giuseppe Corrado è stato un logico distinguo tra realtà e sogni. Oggi alle 12,30 i nerazzurri ricevono lo Spezia. Gattuso si ritrova con appena una dozzina di giocatori a disposizione, complice la lunga serie di infortuni e squalifiche che hanno ridotto ai minimi termini una rosa già di per sé ristretta. «Cerchiamo di stringere i denti per queste due partite», ha detto il patron riferendosi anche il match di venerdì a Benevento. Poi, all’apertura della finestra invernale del mercato, il via ad una sensibile opera di rafforzamento dell’organico: «Cercheremo di avere almeno due calciatori per ruolo, Gattuso mi ha indicato cinque-sei nomi, speriamo di accontentarlo». È l’attacco il reparto da rinforzare maggiormente. Basta un dato: 7 gol in 19 gare di campionato, a cui si aggiunge lo stop di Varela, operato in settimana al menisco. Ganz è il nome che circola con insistenza, Cassano una suggestione neppure troppo gradita dalla piazza. Corrado non si spaventa. E anzi, pensa in grande: vuole portare il Pisa in Serie A, ambizione certificata anche dai bonus per la promozionec inseriti nell’offerta d’acquisto. «Ha vinto la plebe, ha vinto la giustizia. Qui si è lottato come ai tempi dei pirati», è la sintesi del post che il vicecapitano Andrea Lisuzzo ha pubblicato su Facebook, quasi a volersi togliere un peso. Non è un caso se il suo soprannome è «sindaco». «La firma è una liberazione. Pisa ne esce bene agli occhi dell’Italia», gli fa eco Filippeschi, che sindaco lo è per davvero. La città è in fibrillazione: polverizzati i biglietti per il match coi liguri. Arena Garibaldi sold-out (8.500 posti la capienza massima), tranne il settore ospiti. Sempre ieri l’ex patron nerazzurro Fabio Petroni è stato condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi per il reato di bancarotta fraudolenta per il fallimento della Terravision Airport Rome Scarl. Ma parlando di calcio ormai Petroni è il passato. Ora tocca ai Corrado far sognare Pisa.