Salva-Monte, le rassicurazioni del governo: i soldi bastano in ogni caso
Dal ministero: pronti a far fronte alle richieste della Bce
Il giorno dopo la richiesta di alzare l’aumento di capitale per Mps da 5 a 8,8 miliardi il governo, attraverso il ministero del Tesoro ha fatto sapere che il fondo salva risparmio è più che sufficiente per ogni esigenza, mentre a Siena si attendono le prossime mosse dalla banca (bocche cucite ieri da Rocca Salimbeni che nella nottata di lunedì ha confermato la nuova richiesta di capitale della Bce, aggiungendo di aver «tempestivamente avviato le interlocuzioni con le Autorità competenti»).
La richiesta della Bce — spiegano gli addetti ai lavori — non cambia il quadro generale, cioè la «ricapitalizzazione precauzionale» da parte dello Stato dopo il fallimento di quella privata, come previsto dalla normativa europea — ma aumenta il conto per lo Stato e crea nuove incertezze negli azionisti o in chi ha obbligazioni subordinate di Banca Monte dei Paschi. Fonti vicine al ministero del Tesoro hanno chiarito che il perimetro da 20 miliardi di euro del fondo appena varato «è stato disegnato in modo ampiamente sufficiente a far fronte a tutte le esigenze di intervento che dovessero emergere dalle situazioni attualmente sotto osservazione da parte delle istituzioni», mentre le associazioni dei consumatori attaccano. «L’azzardo morale dei banchieri, di Bankitalia e Bce per salvare Mps, costerà 20 miliardi di euro e graverà per 333,3 euro pro-capite per ognuno dei 60 milioni di residenti in Italia, neonati compresi, incrementando ulteriormente il debito pubblico, che ad ottobre era di 2.223 miliardi di euro», denunciano Adusbef e Federconsumatori. «Risparmiatori, lavoratori e contribuenti sono stati costretti a pagare la gestione scellerata del credito e del risparmio del sistema bancario e l’assenza di vigilanza, che ha visto crac e dissesti di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza», aggiungono le due associazioni. E su Banca Etruria, di cui ad ore si attende la cessione ad Ubi, il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ieri nella conferenza stampa di fine anno ha affermato: «Quello che non è stato fatto per Banca Etruria, è stato fatto per Monte dei Paschi, cioè il risanamento con soldi pubblici. Due città vicine hanno avuto trattamenti opposti. Così, se le cose non cambieranno, scriverò di nuovo al Presidente della Repubblica, stavolta per chiedere che sia dato ristoro anche agli aretini possessori di obbligazioni subordinate. Vediamo chi avrà il coraggio politico di firmare questa richiesta».
Fronte Arezzo Ghinelli: «Riscriverò al Capo dello Stato, anche i risparmiatori aretini vanno tutelati»