Malata, vince il concorso. Ma l’Asl blocca tutto
L’operatrice socio-sanitaria voleva trasferirsi da Careggi a Pistoia. Lettera a Rossi
Vince un concorso per avvicinarsi dall’ospedale Careggi di Firenze al San Jacopo di Pistoia, ma nel frattempo le viene diagnosticato un tumore al seno e la Asl pistoiese, dopo averla sottoposta alla visita medica di rito, blocca il trasferimento. Per questo motivo Roberta Sebastiani, operatrice socio sanitaria di 44 anni che abita Boveglio, piccola frazione di Villa Basilica, si è rivolta al tribunale del lavoro e, in attesa dell’esito della causa, ha scritto una lettera al governatore Enrico Rossi. «Da 5 anni — racconta Roberta — lavoro al pronto soccorso di Careggi: per recarmi a lavoro ogni giorno percorro 150 km, così nell’ottobre 2015 ho sostenuto e vinto un concorso per essere trasferita nel reparto di medicina dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. Nella primavera di quest’anno ho scoperto di avere un tumore al seno e il mondo mi è crollato addosso». Nel frattempo, scrive Roberta, «ho sostenuto la visita di idoneità per il trasferimento a Pistoia, dopo aver ottenuto l’ok da Careggi: il medico in quella sede mi ha rassicurato spiegandomi che, come unica limitazione, fino a che fossi rimasta in cura non avrei potuto sollevare pesi. Ma dopo qualche settimana ecco una mail dalla Asl Toscana Centro con cui mi rifiutano il trasferimento, essendo emerse limitazioni a tutela della mia salute e sicurezza. Stando così le cose, dovrei tornare a lavorare a Firenze: di nuovo 150 km al giorno. Dove sta la tutela della persona ammalata?». La Asl replica così: «Dal 2014 nelle aziende sanitarie è applicata la disposizione che prevede di sottoporre a visita preventiva il dipendente che debba essere assunto o trasferito, per verificare se l’ambito lavorativo specifico sia compatibile con la sua salute». Conclusione: «Per quanto riguarda la richiesta di trasferimento della operatrice è stato evidenziato come il contesto di destinazione rilevasse un rischio per la sua salute e sicurezza, pertanto non è stato possibile attuarne l’inserimento in tale ambito in quanto incompatibile».