Corriere Fiorentino

Badelj, un mese del Diavolo

Non solo Kalinic: anche l’altro croato della Fiorentina sarà protagonis­ta del mercato di gennaio Il Milan lo cerca con insistenza, ma prima deve cedere qualcuno. E intanto Corvino punta El Kaddouri

- Tommaso Loreto

Prendere o lasciare? Resistere o farsi convincere dalla corte del Milan? Il mese decisivo di Milan Badelj sta per cominciare. E la sensazione è che le scintille non mancherann­o.

Prima di salutarsi per il Natale, infatti, i dirigenti viola hanno fatto il punto sul mercato di gennaio e sull’eventuale partenza del centrocamp­ista croato. Il procurator­e, non è un mistero, spinge forte per l’addio e il contratto in scadenza nel giugno 2018 («Non lo rinnoverem­o mai», ha detto più volte il manager), lo aiuta. Se per Berna (a proposito il Psg avrebbe già chiesto informazio­ni) e Kalinic la Fiorentina è pronta a fare le barricate (il bomber partirebbe solo attraverso il pagamento della clausola da 50 milioni), per Badelj non farà altrettant­o. Ma anzi, sarà pronta ad ascoltare offerte: i viola sperano di arrivare a intascare un assegno da 15 milioni, ma potrebbero accontenta­rsi anche di qualche milioncino in meno. Il Milan di Montella è il candidato numero uno a vincere la corsa che porta al regista della Fiorentina. L’Aeroplanin­o lo ha indicato come priorità (in quel ruolo attualment­e gioca il giovane Locatelli) e anche Badelj sarebbe felicissim­o di ritrovare il vecchio allenatore e una squadra, cinesi permettend­o, destinata a tornare tra le grandi e a giocare la Champions dei prossimi anni.

Prima di offrire soldi ai viola, il Milan però dovrà cedere qualche suo pezzo pregiato. Il closing coi cinesi infatti ci sarà solo a primavera, fuori tempo massimo per investire denaro fresco in questa sessione invernale: Galliani insomma dovrà fare acquisti a costo zero e anche per questo sta cercando sistemazio­ne a Luiz Adriano (lo vogliono in Russia) e Carlos Bacca, per il quale il West Ham pare tornato di moda. Fatte le operazioni in uscita, l’ad rossonero potrebbe accontenta­re il suo allenatore, anche se difficilme­nte arriverà a offrire le cifre che si aspetta Corvino. Gennaio dunque sarà un mese difficile per tutti, pieno di incertezze e colpi di scena. Anche per questo la Fiorentina dovrà preparare un piano d’azione per eventualme­nte reinvestir­e almeno parte dei soldi (dal recente cda viola è emersa la necessità di continuare a tagliare costi) ricavati dall’addio di Badelj. Non è un caso che abbiano ripreso quota le voci sul ruolo di portiere, dove Marco Sportiello resta un nome valido e dove Koen Casteels del Wolfsburg rappresent­erebbe la novità, o quelle sul centrocamp­o dove il giovane Nemanja Mihajlovic del Partizan (un esterno di sinistra), già seguito in estate, potrebbe tornare di moda.

E se, in difesa, le pretese del Pescara per Zampano restano elevate, sulla trequarti l’identikit del centrocamp­ista offensivo porta a Omar El Kaddouri, in scadenza di contratto col Napoli a giugno. Quando, per inciso, l’augurio della Fiorentina è quello di aver tenuto fede ai propri buoni propositi di un 2017 migliore dell’anno che sta per chiudersi. El Kaddouri costerebbe poco e potrebbe essere il jolly dell’attacco di Sousa: il marocchino infatti nasce trequartis­ta ma con Sarri ha fatto anche il vice Callejon. La pista insomma sembra buona per davvero: se non rinnoverà con il Napoli, Firenze potrebbe diventare la tappa giusta per rilanciars­i. Occhio però anche alla mediana:un vecchio pallino è Obiang, che al West Ham gioca poco. Anche qui il prezzo sarebbe basso, motivo in più per mantenere la pista calda.

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Milan Badelj, 28 anni, croato di Zagabria, è arrivato a Firenze nel 2014

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