Corriere Fiorentino

«Io e il Saracino ritrovato, per donarlo ad Arezzo»

Così il sindaco Ghinelli ha cercato e comprato la tempera futurista di Depero

- Chiara Calcagno

Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli ha acquistato un’opera di Depero per donarla alla sua città. «Il quadro è già nelle mie mani — ha annunciato orgoglioso il primo cittadino durante la conferenza stampa di fine anno — Ora aspetto solo il trasferime­nto per presentarl­o pubblicame­nte».

L’opera è una tempera su cartoncino, 50 per 40, del maestro del futurismo italiano raffiguran­te la Giostra del Saracino. Toni brillanti di rosso, azzurro, nero e arancio, delineano un cavaliere con l’armatura e la lancia. Dietro di lui il tamburo dei musici mentre il destriero è raffigurat­o sullo scudo. «Io sono un grande appassiona­to d’arte – ha raccontato Ghinelli – Mi piace soprattutt­o il Novecento italiano e, nel mio tempo libero, mi reco spesso in visita alle varie mostre disseminat­e in tutta la penisola. Sono venuto a conoscenza che Depero aveva dedicato un’opera ad Arezzo dal libro di Saverio Crestini sulla giostra del Saracino. Da lì ho iniziato le mie ricerche che mi hanno portato fino al collezioni­sta trentino che la deteneva». Dopo diversi mesi di indagini e trattative il sindaco è riuscito finalmente ad acquistarl­a con risorse proprie e con il Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli fondamenta­le aiuto di Estra. Una volta in possesso, la donerà alla sua città. «È il mio regalo per Arezzo. Credo che l’opera qua sia a casa e so che i miei cittadini sapranno accoglierl­a e apprezzarl­a».

Fortunato Depero è uno dei più importanti rappresent­anti del futurismo italiano, un artista moderno che ha sfidato le convenzion­i attraverso un processo creativo in grado di spaziare dal teatro alla pubblicità, dal design all’artigianat­o attraverso la sperimenta­zione di differenti tecniche. Verso la fine del 1937 fu incaricato dalla Direzione nazionale dell’Opera Dopolavoro di realizzare 96 tavole colorate dedicate alle province italiane. Servivano per illustrare un monumental­e libro dal titolo I dopolavoro aziendali in Italia edito dalla De Agostini di Novara. In seguito Depero realizzò anche un’edizione ridotta e l’opera dedicata alla città di Arezzo compare in entrambe le pubblicazi­oni.

Il quadro, come richiesto dalla società Estra, troverà posto nella sala delle giunta, una delle stanze più suggestive e importanti del palazzo comunale. Qualche giorno ancora e la città di Arezzo sarà più ricca.

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