Rino alla Sir Alex «I giocatori li compro io»
Gennaro Gattuso, 38 anni
Rino Gattuso come Dante, costretto a transitare dal Purgatorio per raggiungere il Paradiso. Lottare per meritarsi la salvezza e la permanenza sulla panchina del Pisa, con il sollievo di essersi lasciato alle spalle un inferno lungo quasi un anno, terminato con l’uscita di scena dei Petroni (ma il -4 di penalizzazione arriverà comunque). Il ritorno alla normalità è un processo complesso, che passa — parole di Ringhio — «dal rafforzamento del club e della squadra». Il Pisa, però, non ha né dg né ds, situazione che impone a Gattuso di pensare e agire non più solo da allenatore, ma anche da manager all’inglese. «È un ruolo che si ricopre quando si hanno conoscenze. Questa responsabilità me la prendo, ma una figura dirigenziale serve», ha spiegato alla vigilia della trasferta di stasera a Benevento, da affrontare (ancora) in piena emergenza, prima che arrivino nuovi giocatori (Ganz e Eramo sono più che un’ipotesi). «I nomi li faccio io, dobbiamo però capire quanti soldi abbiamo da spendere». Il neo patron vuole approdare in Serie A nel giro di poche stagioni. «Io non faccio calcoli, la voglia di rimanere c’è, ma ho un duro lavoro da portare a termine. Sogno un giorno di allenare una grandissima squadra, quella che oggi per me è il Pisa. Ho riconoscenza per chi ha investito molto».