Nell’outlet il primo Rivoire fuori città
Lo storico caffé di piazza Signoria non era mai uscito dai confini, ora apre a «The Mall»
Nelle grandi buste piene di acquisti che vengono caricate ogni giorno sui torpedoni dei turisti del lusso, da ieri finisce anche la cioccolata più fiorentina che c’è. Sì perché a The Mall, outlet dell’alta gamma in Valdarno, sede di griffe come Gucci, Balenciaga, Valentino e Burberry solo per citarne alcune, ha aperto i battenti il primo caffè Rivoire oltre i confini di piazza della Signoria dopo 145 anni. Un piccolo punto vendita, nell’area più nuova del centro commerciale dove qualche mese fa ha aperto il maxi-store dell’americana Nike: moderno all’esterno e dentro con il legno e altri segni distintivi del negozio storico curati dalla stessa ditta che ha realizzato l’ultimo restyling di piazza Signoria. Evidentemente, nel regno del lusso a basso costo, c’è spazio per tutti, se è vero che Rivoire sarà il terzo punto ristoro dopo il primissimo caffè dell’outlet e il ristorante aperto da Gucci — griffe legata a doppio filo con il villaggio del Leccio — nel suo maxi-store aperto nel 2013.
Un debutto silenzioso quanto importante quello della storica cioccolateria fondata da Enrico Rivoire, fornitore piemontese di Casa Savoia che arrivò a Firenze nel 1872 inseguendo la neonata capitale del Regno che però era appena migrata a Roma. Da allora a poco meno di un anno fa, quando Rivoire è stato venduto alla Fashion Re di Ilaria Niccolai e Maurizio Colucci, era stata una storia gloriosa ma strettamente fiorentina: dai saloni con boiserie e ottoni sono passati tutti, dagli anglobeceri, alla Firenze un po’ sboccata delle canzoni di Marasco che qui trovava la cioccolata calda, ai capi di Stato, ultimo Giorgio Napolitano a cui Loris, storico barman pensionato qualche mese fa, servì un aperol con acqua gassata e zucchero nell’aperitivo improvvisato con l’allora sindaco Renzi, nella visita del maggio 2011.
Un unico indirizzo, due gestioni: la prima, quella dei fondatori, poi quella Bardelli, la famiglia che coi suoi fratelli e cugini ha servito generazioni di fiorentini in piazza della Signoria dal 1977, passando per Giacosa in via Tornabuoni prima dell’arrivo di Roberto Cavalli, poi con una parentesi negli anni Novanta con l’Antico caffè dei Ritti in via dei Lamberti, all’ombra di Orsanmichele. Poi appunto, nel febbraio scorso, la svolta: Fashion Re, guidata da Niccolai (la Ceo di Nikila Invest che aveva aperto la società Party srl, con Tiziano Renzi, padre dell’ex premier) con un colpo di penna e una cifra che si aggirerebbe sugli 8 milioni di euro acquista attività e soprattutto il marchio che, in un settore come quello del «food», che non ha conosciuto rallentamenti neanche negli anni più bui della crisi, vale oro.
L’ambizione, dichiarata, è quella di fare del marchio Rivoire una catena mirata alle grandi capitali, da Milano a New York passando per Parigi. Intanto l’apertura «soft» in quel di Reggello segna il primo passo in quella direzione. Come avviene tradizionalmente, a gennaio dopo Pitti Immagine Uomo, il quartier generale di piazza Signoria chiuderà per le ferie, la riapertura potrebbe portare con sé alcune novità, alcune visibili e altre dietro le quinte, visto che il nuovo punto vendita all’outlet non sarebbe dotato di un laboratorio proprio ma si appoggerebbe a quello fiorentino.