«Mi scuso con tutti C’è stata superficialità, ma non è colpa mia»
«Io mi assumo tutte le responsabilità. Ma mi rivarrò sui veri responsabili».
Maestro Lanzetta, non è stata un bel Capodanno per lei, con tutto il clamore per la vicenda delle pubblicità non autorizzata sulle colonne della Loggia dei Lanzi, dove si è tenuto il suo concerto. «Chiedo scusa. In primis a ChiantiBanca che rischia di finire in cattiva luce e invece andrebbe solo ringraziata per il sostegno a questo concerto che porta tante persone a festeggiare in piazza».
Ad arrabbiarsi è stato soprattutto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. «Porgo le scuse a sovrintendenza, Comune e cittadini. Si è trattato di un disguido con la società che ha curato gli allestimenti. Nel rendering, quei banner non stavano attaccati alle colonne ma su altri supporti. Non c’è stato coordinamento con la sovrintendenza, che in questi casi l’allestitore attiva autonomamente. Però, con tutti i problemi che ci sono...»
Cioè? «La ditta non mi ha mai confermato che avrebbero messo la pubblicità alle colonne. Sono stati superficiali. E in passato non mi sono mai occupato della cosa».
Proprio in passato, insegne simili erano state attaccate alle colonne, però. «Evidentemente, all’epoca hanno avuto i permessi. E installavano le insegne la sera del concerto, non certo due giorni prima, come è successo ora. Comunque ti fanno passare la voglia di fare queste manifestazioni, vuol dire che il prossimo anno...»
...non fa il concerto, che tiene da 19 anni? «No: se si guarda il pelo nell’uovo, e se sarò io ad aggiudicarmi il bando, mi toccherà seguire anche chi mette le insegne. Avrei preferito avessero criticato il concerto. Comunque io trovo i soldi per la cultura e per fare il concerto, non mangio con soldi pubblici».
Se si guarda al pelo nell’uovo l’anno prossimo... penserò alle insegne