La giustizia in cinque opere per la «cattedrale» di Ricci
Novoli, ecco i vincitori del concorso bandito dal Comune
Shigeru Saito è uno scultore giapponese specializzato in figure geometriche. Il crotonese Antonio Violetta predilige invece le figure umane. Sislej Hxafa è un serbo che vive a New York e le sue opere sono ospiti fisse alla Biennale di Venezia. Virginia Zanetti gioca in casa, è di Fiesole. E l’arte per gli spazi pubblici è la sua specialità. Poi c’è la cooperativa d’artisti formata da Mauro Pace, Saverio Villirillo e Gregorio De Luca Comandini.
Alla fine dell’anno il Palagiustizia di Firenze ospiterà (sia all’interno dell’edificio sia nelle aree circostanti) in via permanente sculture e installazioni di questi artisti internazionali, i vincitori del concorso d’arte per il Palazzo di Giustizia indetto ad agosto 2015 e ora arrivato alle fasi conclusive, dopo aver selezionato 228 domande sia dall’Italia che dall’estero.
Dei 199 progetti ammessi, 13 hanno superato la prima fase di selezione e cinque hanno vinto. Due, Pace e Zanetti, sono under 35 e per loro sono destinati quasi 70 mila euro ciascuno. Per gli altri, della categoria over 35, è destinata invece la somma massima di 136 mila euro ciascuno. Sia gli over che gli under sono nomi della scultura contemporanea con già numerose esposizioni nelle principali città d’arte. Ognuno dei cinque progetti è dedicato al tema della giustizia, della legge, dei diritti e dei doveri — l’opera di Violetta si intitola appunto «Giustizia” e quella della Zanetti cita il celebre detto di Kant «Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me» — e tutti e cinque i lavori affronteranno ora la fase del progetto esecutivo che sarà validato e approvato dalla Giunta Comunale prima di essere realizzato.
La commissione giudicatrice è formata dagli artisti Daniela Di Lorenzo e Massimo Barzagli, da Clementina Ricci, nipote del defunto progettista del tribunale Leonardo Ricci, da Claudio Paolini della Soprintendenza ai beni paesaggistici, e dalla direttrice comunale della Cultura Gabriella Farsi.