ZAPPA-VACANZA LE FERIE IN FATTORIA
Passare periodi dell’anno seminando o mungendo le mucche in cambio di ospitalità In Toscana si può, grazie al Wwoof, l’associazione che mette in contatto host e ospiti Un’esperienza di volontariato presente in Europa e che in Italia è nata proprio qui
Sempre più viaggiatori decidono di passare il proprio tempo libero in campagna. Non in pittoresche case di villeggiatura bensì in fattoria a contatto con la terra e con gli animali, zappando, piantando, seminando. Totalmente gratis: offrendo il proprio aiuto nei campi si ottiene infatti vitto e alloggio in un’azienda agricola a scelta. A raccontarcelo è Claudio Pozzi, responsabile di Wwoof Italia, l’associazione che rende possibile tutto questo mettendo in relazione fattorie e volontari. Con questo sistema — spiega — chi vive in campagna rompe l’isolamento, e chi viaggia può sperimentare stili di vita sostenibili e vivere sulla propria pelle l’esperienza agreste».
Wwoof è una realtà mondiale che esiste da decenni, ed è andata strutturandosi nel tempo. «La sezione italiana vede la luce in Toscana, in una piccola azienda alle spalle di Cecina, intorno al 2000. Nei primi tempi questa regione ha raccolto la maggior parte delle esperienze, e rimane tuttora quella con il più alto concentrato di host, cioè aziende disponibili ad ospitare: su circa 800 aderenti, 150/200 si trovano solo in Toscana. Anche per i viaggiatori è la zona di maggiore appeal, soprattutto per gli stranieri» prosegue Pozzi.
Prevalentemente intorno a Firenze e in Maremma, sono piccole-medio aziende ma anche agriturismi, case di campagna con l’orto ed ecovillaggi, insediamenti del tutto autosufficienti: qualsiasi tipo di realtà agricola, purché biologica e ispirata ai principi dell’ecosostenibilità. Le mansioni richieste sono gestione dell’orto, raccolta di frutta e ortaggi, lamponi e marroni, funghi, pulizia del sottobosco, trasformazione delle erbe officinali in tinture e cosmetici naturali, imbottigliatura di vino e olio, supporto nella panificazione; ma si può chiedere anche di accompagnare al pascolo gli animali, cucinare, accudire un anziano, intrecciare vimini e bambù, svolgere qualche lavoretto edile. I momenti liberi si passano alla scoperta del territorio circostante o impegnati in eventuali attività extra: c’è
chi offre lezioni di equitazione, yoga e tai-chi, meditazione, corsi di biodanza e attività olistiche, letture serali, concertini, percorsi naturalistici, la possibilità di seguire da vicino lavorazioni di prodotti artigianali (ceramica, ferro, marmo) o della pasta fatta in casa. «Ogni host fornisce una breve descrizione di sé sul web — conclude Pozzi — e una fotografia che incuriosisca chi deve scegliere. Le parti poi interagiscono e solo dopo decidono se sono fatte l’una per l’altra: il feeling umano è basilare, andare in un’azienda agricola è come salire sull’equipaggio di una barca a vela…». Le info per scegliere una vacanza Wwoof su www.wwoof.it/it/ hosts/63-toscana.html