Addio Giustini
Niki, comico gentile che cominciò con Panariello & C.
Era «il comico gentile», Niki Giustini. Chiamato «fratello» da molti colleghi che ora lo piangono, da Panariello a Pieraccioni e Carlo Conti con cui aveva iniziato tra Vernice Fresca e Aria Fresca dalla fine degli anni Ottanta, a Gaetano Gennai e Graziano Salvadori vicini a lui fino all’ultimo. Ieri mattina Giustini si è spento all’ospedale Cisanello di Pisa.
Cabarettista, imitatore, barzellettiere, al cinema spalla di Leonardo Pieraccioni, diretto anche da Carlo Vanzina e Pupi Avati che ieri lo ha omaggiato così: «Con me fece due piccoli ruoli che considerava tanto. Gli avevo promesso un ruolo da protagonista, la sua scomparsa mi ha fregato».
Era nato a Waterford in Irlanda 52 anni fa ed era cresciuto tra il Valdarno, Firenze e Pisa e da tempo viveva nel Pisano e ie- ri anche il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi ha ricordato un artista «sempre pronto a spendersi per il prossimo». Se ne è andato alla fine di un ricovero iniziato un mese fa per un malore. Oggi i funerali in forma strettamente privata: «La famiglia — fa sapere l’agenzia Claire De Lune che gestiva l’artista — desidera mantenere il più a lungo possibile silenzio e riserbo».
Aveva indossato la divisa dei carabinieri sia nella vita, per quattro anni, sia sul piccolo schermo, nell’omonima serie televisiva. Ma era emerso sulla scena cabarettistica per le sue doti di gran raccontatore di barzellette, in coppia con Panariello nei Gipsy Rink, versione «rink-oglionita» del celebre gruppo musicale latino dei Gipsy Kings. «Caro Niki, questa non mi ha fatto ridere...» ha scritto Panariello ieri. Per lui anche la tv nazionale su Rai 1 e Canale 5. Inseparabili, lui e Graziano Salvadori, gli indimenticabili Fratelli Atto: due vanesi attori gassmaniani. «Oggi non si scherza. Oggi si prega. Un fratello non è più con noi, ma non ci lascerà mai. Un abbraccio» scrive Gennai. «Caro Niki, per me sarai sempre così: allegro, sorridente, sempre pronto alla battuta e soprattutto una persona buona. Ciao amico mio!» scrive Pieraccioni.
Il ricordo Panariello: oggi non mi hai fatto ridere Pupi Avati: gli promisi un ruolo da protagonista