Corriere Fiorentino

Strage Erasmus

«Noi, con Lucrezia nel viaggio tra Spagna e Malta»

- di Antonio Passanese

GREVE Si chiamano Giulia Grassi e Giulia Scola, entrambe chiantigia­ne, e sono le vincitrici delle due borse di studio (da 700 euro ciascuna) messe a disposizio­ne dal Comune di Greve e dal Rotaract di San Casciano per ricordare Lucrezia Borghi, la studentess­a dell’Università di Firenze (originaria di Greve) morta lo scorso anno in un incidente stradale in Spagna mentre partecipav­a al progetto Erasmus. «Lucrezia la conoscevam­o bene — dicono le due Giulie — era una ragazza che amava studiare, viaggiare, fare esperienze. Aver vinto questo premio crediamo sia la cosa più bella che potesse capitarci. Porteremo avanti il suo sogno». Giulia Scola — 23 anni e iscritta alla facoltà di scienze infermieri­stiche — a marzo partirà dalla sua Greve per raggiunger­e Malta: per lei sarà un Erasmus sui generis «perché farò un tirocinio in ospedale, accanto agli infermieri, ai medici e ai pazienti. Si tratta di un’esperienza semilavora­tiva. E se i miei genitori avranno qualche spesa in meno da sostenere lo devo a questo “premio” dedicato a Lucrezia, una ragazza bellissima con cui ho condiviso alcune esperienze parrocchia­li nei centri estivi. Facevamo parte di un gruppo molto affiatato: dunque, vincere la borsa di studio per me è motivo di grande orgoglio».

Giulia Grassi, che di anni ne ha 22 ed è iscritta alla facoltà di Scienze della formazione primaria, con Lucrezia ha condiviso il catechismo, la scuola di danza, la piscina e perfino i luoghi di ritrovo del paese: «E con lei, da febbraio, condivider­ò anche la stessa meta Erasmus, Barcellona. Vincere la borsa di studio è stato un grande onore». Giulia, che da grande vorrebbe fare la maestra, non ha mai vissuto fuori casa, quindi «l’emozione è doppia. Quando ho detto ai miei genitori che avrei voluto provare l’esperienza dello studio all’estero non l’hanno presa molto bene, ma poi hanno capito quanto per me fosse importante e alla fine hanno appoggiato la mia scelta. A maggior ragione ora che ho anche un angelo custode... Lucrezia». La cerimonia di consegna delle due borse di studio si terrà il 21 gennaio a Greve ma il sindaco Paolo Sottani ha già assicurato che l’iniziativa diverrà un appuntamen­to fisso. «La nostra borsa di studio, la cui assegnazio­ne è disciplina­ta da un apposito regolament­o, esprime il ricordo di Lucrezia e rievoca simbolicam­ente i talenti e le qualità della nostra concittadi­na — dice Sottani — una studentess­a socievole, allegra, che nutriva una forte passione per lo studio delle lingue straniere e la conoscenza di culture e tradizioni diverse». E i genitori delle studentess­e Erasmus che hanno perso la vita nell’incidente di Tarragona del 20 marzo scorso — oltre a Lucrezia, Elena Maestrini e Valentina Gallo — non si rassegnano all’archiviazi­one disposta dal giudice istruttore del tribunale di Amposta e continuano a chiedere giustizia per le tre ragazze.

Le due ragazze «L’avevamo conosciuta in parrocchia, a danza e nei luoghi di ritrovo del paese. Per questo l’emozione di partire è doppia»

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Lucrezia Borghi, una delle tre studentess­e Erasmus morte a marzo nell’incidente durante una gita a Tarragona. In alto a destra il pullman su cui viaggiavan­o

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