«A scuola ci sono bimbi con febbre e tosse E voi escludete i miei?»
«Mi sono informata e non ho vaccinato mio figlio»
«La nostra lettera è nata da Facebook, ci sono diversi gruppi di genitori che si confrontano. Noi non siamo contro le vaccinazioni, il nostro obiettivo è discutere sulla libertà di ogni genitore di poter scegliere sulla salute del nostro figlio». A uscire allo scoperto, tra i 450 firmatari della lettera, è la livornese Alessia, madre di due figli. Signora, i suoi figli sono vaccinati? «Il più piccolo ha solo due mesi. Quello più grande ha nove anni e non ha nessuna vaccinazione. A suo tempo sono stata a colloquio con l’Asl, e le risposte alle mie domande non mi hanno convinto, ho messo piatto della bilancia rischi e benefici e ho deciso di non vaccinarlo». Che cosa non l’ha convinta? «Ad esempio, l’epatite B l’ho esclusa a priori, si trasmette col sangue e con i rapporti sessuali, e in una famiglia normale il contagio è pressoché impossibile. Il mio dubbio era sul tetano, dove viviamo i bimbi sono abituati a stare all’aperto. Ma ho fatto gli esami del sangue al bimbo e è risultato che aveva già gli anticorpi, anche se all’Asl dicono che senza vaccinazione è impossibile».
E le altre vaccinazioni? Ad esempio, grazie all’anti-polio in Italia non c’è più la malattia da oltre 30 anni?
«Semmai, è grazie alle norme igieniche perché la poliomielite si trasmette per contatto feco-orale. Han fatto le fogne ad esempio».
Le fogne c’erano anche nell’Antica Roma, ma fino a pochi decenni fa la polio era ancora diffusa...
«Ma ci sono anche persone che col vaccino hanno avuto paralisi acuta in passato».
E il vaiolo, come è stato eradicato?
«Grazie alla quarantena dei malati. Lo dice il sito dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono abituata a documentarmi. Anche sulle meningiti, nessuno studio parla di epidemia in corso».
Anche gli esperti parlano di un focolaio. Ma non ritiene opportuno vaccinare i suoi figli visto che dal 2014 i casi sono molto aumentati?
«Le meningiti ciclicamente tornano, c’era stato un picco già nel 2006. Nonostante la vaccinazione i portatori sani sono il 20% della popolazione».
L’Agenzia regionale di Sanità ha reso noti i risultati della più grande ricerca sui portatori mai fatta in Italia. In Toscana quelli del meningococco C sono molto sotto l’1%.
«Hanno fatto una conferenza stampa e un abstract. Ancora la pubblicazione scientifica non c’è».
Nella lettera parlate di diritto alla libera scelta.
«Noi mamme e babbi abbiamo diritto a scegliere quel che riteniamo giusto per i nostri figli. Ed è un loro diritto non vedersi esclusi dall’asilo».
La legge nasce per creare un’immunità di gregge che protegga i bambini che per ragioni cliniche non possono vaccinarsi e che sarebbero esposti alle malattie se i compagni non lo fossero a loro volta. Non si toglie loro il diritto di andare all’asilo?
«Quella dell’immunità di gregge è una teoria da dimostrare. E non vedo perché una minoranza dovrebbe condizionare tutti gli altri. Spesso si mandano i bambini a scuola con la febbre, e con la tosse. Un bimbo che non può vaccinarsi perché è immunodepresso è esposto anche queste malattie».
Non dirà che sono pericolose come il morbillo?
«Il morbillo è più difficile da eradicare di quello che si era pensato». Forse perché c’è chi non si vaccina? «E chi lo dice?» Le autorità sanitarie... «Non mi risulta ci siano pubblicazioni a riguardo».
L’allarme meningite non esiste, non c’è nessuna epidemia. È una malattia che ciclicamente ritorna