E le Misericordie aprono le sedi di notte «L’ha chiesto il Papa»
La Misericordia di Firenze spalanca le sue porte per ospitare i clochard fiorentini. Da ieri, e fino a quando le temperature saranno rigide, l’antica sede di piazza Duomo rimarrà aperta anche di notte così da accogliere tutti i senza fissa dimora che solitamente orbitano nel centro della città. Dieci brandine e coperte sono state sistemate nei locali del pian terreno, accanto ai bagni, e ai senzatetto vengono serviti anche bevande calde e acqua. Mentre due squadre da dieci persone della Misericordia dell’area fiorentina saranno per le strade a distribuire generi di prima necessità e indumenti per trascorrere la notte senza incorrere in un probabile assideramento. «Continuiamo a fare quello che facciamo quotidianamente da secoli — dice il provveditore della Misericordia di Firenze Andrea Ceccherini — In questo momento di particolare bisogno ci sembrava doveroso rafforzare il nostro impegno ed essere d’aiuto. Le porte della nostra sede sono aperte e noi siamo felici di accogliere chi ha bisogno di aiuto. Mi appello ai tanti senza tetto che dormono nelle strade e nelle piazze di Firenze: non rischiate inutilmente la vita, venite in piazza Duomo, c’è un letto al caldo che vi aspetta». Anche a Prato, dove vivono una quarantina di clochard, da qualche giorno ha preso il via il servizio Ronda della Caritas diocesana: si tratta di un gruppo di volontari che ogni sera partono dalla sede di via del Seminario per distribuire coperte, sacchi a pelo e cibo caldo e la Caritas lancia un appello per trovare un luogo chiuso al coperto per i senza tetto. Un appello per aprire le porte di tutte le Confraternite è arrivato dal responsabile emergenze delle Misericordie d’Italia, Alberto Corsinovi: «Che diventino un rifugio per tutti coloro che stanno soffrendo a causa del freddo». Corsinovi in questi giorni è a Amatrice. Sono circa 75 i volontari toscani sui luoghi dei terremoti di Lazio, Marche e Umbria; arrivano da Firenze, Prato, Lastra a Signa, Capannori e Versilia: «Quassù a Amatrice la situazione è durissima – racconta Corsinovi – Quando si arriva a -15 gradi, non è solo molto freddo, ma si ghiaccia anche il gasolio. Abbiamo passato una notte a portare dei riscaldatori a chi dorme nei camper, nelle roulotte, nei container. E stiamo allestendo una Casa della Misericordia e della Solidarietà a Sant’Angelo».