Incendio da una stufa, paura a Sesto
Fuga dal capannone in fiamme nella notte. Almeno un ferito grave tra gli occupanti
Avevano trovato rifugio nel capannone dell’ex Aiazzone. Circa un’ottantina di somali provenienti dall’occupazione in via Slataper a Firenze terminata oltre un anno fa. Dentro al capannone forse per riparasi dal freddo avevano acceso anche diverse stufette elettriche, se non dei piccoli roghi. Poco dopo le ventidue forse a causa di una scintilla si è sprigionato un incendio devastante.
Molti dei somali sono riusciti a fuggire, sul posto sono intervenuti nove mezzi dei vigili del fuoco da Firenze e dal resto della provincia, circa 27 i vigili impegnati per cercare di spegnere le fiamme. Anche i carabinieri a superviosonare le operazioni di spegnimento che al momento di andare in stampa non si erano ancora concluse a causa della vastità dell’incendio divampato. Anche il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi stava seguendo le operazioni di spegnimento e di soccorso. Le prime informazioni parlavano di due stranieri portati in ospedale per lievi ustioni e di uno grave, per cui sono state necessarie le manovre di rianimazione sul posto. Che quella operazione fosse rischiosa anche per gli stessi stranieri le autorità lo sapevano da tempo. Un anno fa uno dei tanti tentativi di sgombero del capannone dove un tempo c’era il mobilificio Aiazzone e che dall’agosto 2014 è occupato. A gennaio dell’anno scorso polizia e forze dell’ordine non riuscirono a liberare il capannone. Gli occupanti si sdraiarono per terra per cercare di non far passare i mezzi e lanciarono sassi contro la polizia. Proprio la struttura del capannone al suo interno aveva fatto temere il rischio di incendi. I somali avevano infatti creato con pareti di cartongesso (altamente infiammabile) e altri pannelli una sorta di condominio con piccoli monolocali con tanto di letti singoli, matrimoniali, numero civico e nome della famiglia sulla porta. Alcuni mini appartamenti erano per fino dotati di frigo.
L’energia elettrica era stata tagliata proprio un anno fa. Per questo la necessità di stufe a legno ed elettriche per far fronte al freddo di questi giorni. E proprio da una stufa può essere partita la scintilla che ha innescato il rogo. Nella notte le operazioni di spegnimento sono proseguite e anche le ricerche di persone rimaste imprigionate.
Precedenti Vigili del fuoco al lavoro per ore. Un anno fa il tentativo di sgombero non riuscito