Corriere Fiorentino

Arriva la neve, scatta l’allerta Scuole, a Prato il caso Cicognini

- Giorgio Bernardini

Le temperatur­e ballano intorno allo zero, neve in arrivo e caos freddo nelle aule. L’ultima protesta andata in scena in una scuola toscana è di ieri mattina, quando a Prato — Liceo classico «Cicognini-Rodari» — 320 studenti hanno deciso di girare i tacchi e tornarsene a casa. Da lunedì, infatti, la temperatur­a media era di nove gradi, 11 meno di quella stabilita per legge (20 gradi). La causa del malfunzion­amento dell’impianto sarebbe dovuta a una mancata manutenzio­ne da parte della ditta che gestisce per conto del Comune le termo-strutture. I genitori degli alunni, nel corso del mattino, avevano inviato una lettera al sindaco per chiedere di partecipar­e ad una eventuale raccolta fondi, ma Matteo Biffoni precisa che se ne occuperà il Comune.

La via delle carte bollate è stata seguita anche a Pistoia, dove la preside del liceo artistico «Petrocchi», Elisabetta Pastacaldi, ha annunciato di volersi rivolgere ad un avvocato. In quella scuola, oltre al freddo, sono state trovate tracce di topi: «Abbiamo chiesto una disinfesta­zione, poi se la Provincia non provvederà ce ne occuperemo noi», spiega Pastacaldi.

Prove di dialogo vanno in scena a Firenze, dove ieri mattina una delegazion­e degli studenti dell’Istituto Sassetti Peruzzi ha incontrato il consiglier­e delegato alla Rete scolastica Giampiero Mongatti. Accanto all’emergenza temperatur­e torna a far capolino quella legata alla neve: la sala di protezione civile della città metropolit­ana di Firenze annuncia possibili precipitaz­ioni nevose, soprattutt­o nel tardo pomeriggio di domani. Mezzi spargisale sono in azione per prevenire possibili gelate.

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La protesta degli studenti del Cicognini

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