Arriva la neve, scatta l’allerta Scuole, a Prato il caso Cicognini
Le temperature ballano intorno allo zero, neve in arrivo e caos freddo nelle aule. L’ultima protesta andata in scena in una scuola toscana è di ieri mattina, quando a Prato — Liceo classico «Cicognini-Rodari» — 320 studenti hanno deciso di girare i tacchi e tornarsene a casa. Da lunedì, infatti, la temperatura media era di nove gradi, 11 meno di quella stabilita per legge (20 gradi). La causa del malfunzionamento dell’impianto sarebbe dovuta a una mancata manutenzione da parte della ditta che gestisce per conto del Comune le termo-strutture. I genitori degli alunni, nel corso del mattino, avevano inviato una lettera al sindaco per chiedere di partecipare ad una eventuale raccolta fondi, ma Matteo Biffoni precisa che se ne occuperà il Comune.
La via delle carte bollate è stata seguita anche a Pistoia, dove la preside del liceo artistico «Petrocchi», Elisabetta Pastacaldi, ha annunciato di volersi rivolgere ad un avvocato. In quella scuola, oltre al freddo, sono state trovate tracce di topi: «Abbiamo chiesto una disinfestazione, poi se la Provincia non provvederà ce ne occuperemo noi», spiega Pastacaldi.
Prove di dialogo vanno in scena a Firenze, dove ieri mattina una delegazione degli studenti dell’Istituto Sassetti Peruzzi ha incontrato il consigliere delegato alla Rete scolastica Giampiero Mongatti. Accanto all’emergenza temperature torna a far capolino quella legata alla neve: la sala di protezione civile della città metropolitana di Firenze annuncia possibili precipitazioni nevose, soprattutto nel tardo pomeriggio di domani. Mezzi spargisale sono in azione per prevenire possibili gelate.