Corriere Fiorentino

«Kalinic? Finché è qui gioca»

Per il croato ore di attesa. E in porta quasi fatta per Sportiello

- Tommaso Loreto

Il primo segnale arriva dal campo, e porta la firma di Paulo Sousa. Dopo le risposte secche in sala stampa, la scelta dell’allenatore portoghese di schierare Kalinic è un messaggio a tutto l’ambiente viola. «Finché è qui gioca», dice a fine partita l’allenatore. In attesa di capire come andrà a finire l’intrigo di mercato che vede l’attaccante croato nel mirino dei cinesi, per la Fiorentina Kalinic resta un elemento fondamenta­le.

E non se ne può fare a meno nemmeno in Coppa Italia, a tre giorni dalla sfida contro la Juventus. Un segnale duplice, perché adesso anche il Tianjin Quanjian sa quanto importante sia il centravant­i per tutta la squadra e, soprattutt­o, quanto ancora sia necessario trattare con il club viola per lasciarlo partire. Già, perché in attesa che sia proprio Kalinic a comunicare alla Fiorentina la sua voglia di andarsene (ma l’ingaggio da una decina di milioni di euro l’anno, inevitabil­mente, lo allontana da Firenze) la società non ha intenzione di svendere il proprio attaccante. Tradotto, se non saranno esattament­e 50 i milioni messi sul piatto dai cinesi per la clausola di Kalinic, ne serviranno comunque più dei 38 che, secondo le ultime indiventus screzioni, il club allenato da Cannavaro sarebbe disposto a sborsare. Non un braccio di ferro, semmai un rallentame­nto che potrebbe far slittare la chiusura dell’affare alla prossima settimana, dopo la sfida mai banale contro la Ju- di domenica sera. E se per le eventuali alternativ­e a Kalinic servirà ancora attendere (Zaza resta vicino al Valencia esattament­e come Calleri al Las Palmas dove potrebbe finire anche Toledo) Corvino comincia a muovere le sue prime pedine.

A metà strada tra i soldi che potrebbero arrivare dalla Cina e la rivoluzion­e in vista della prossima stagione, il dg è tornato con prepotenza su un’operazione già intavolata nelle ultime ore del mercato estivo, quando il portiere dell’Atalanta Marco Sportiello fu a un passo dal vestire la maglia viola. Ufficialme­nte un’idea nata per risolvere il problema dettato dall’infortunio di Dragowski, molto più probabilme­nte anche un primo passo per cominciare a programmar­e il futuro. D’altronde già da mesi gli occhi di Corvino e Freitas si erano posati anche su altri profili come il francese Benoit Costil del Rennes, il belga Koen Casteels del Wolfsburg e il genoano Mattia Perin ora alle prese con il recupero dall’infortunio al legamento crociato. Anche stavolta la volontà di Sportiello sarebbe quella di sposare la causa fiorentina, il problema semmai è l’obiettivo dell’Atalanta di monetizzar­ne la cessione. Così, mentre il Watford di Mazzarri provava a inserirsi offrendo soldi ai bergamasch­i, nella giornata di ieri si sono intensific­ati i contatti per un prestito di un anno e mezzo con diritto di riscatto sul quale i viola appaiono più che ottimisti.

Il secondo tentativo sembrerebb­e quello buono, tanto che Sportiello potrebbe essere a Firenze già nelle prossime 24/48 ore per le visite mediche di rito. Di contro, in un reparto portieri ad oggi troppo affollato, si aprono le porte a una cessione di Lezzerini. Per l’attuale secondo portiere della rosa ci sono proposte dall’Avellino e dal Vicenza, si tratta di prendere una decisione proprio come Kalinic.

 ??  ?? L’esultanza di Bernardesc­hi dopo il gol realizzato su rigore nei minuti di recupero Ancora una volta il talento di Carrara è stato il migliore in campo
L’esultanza di Bernardesc­hi dopo il gol realizzato su rigore nei minuti di recupero Ancora una volta il talento di Carrara è stato il migliore in campo
 ??  ?? Giancarlo Antognoni con Andrea Della Valle ieri in tribuna al Franchi
Giancarlo Antognoni con Andrea Della Valle ieri in tribuna al Franchi

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