Corriere Fiorentino

SENZA GIOCO E CON I VUOTI DI MERCATO

- di Sandro Picchi

La Fiorentina passa il turno in Coppa Italia evitando per un soffio la pesantezza dei tempi supplement­ari che, con la Juventus in arrivo, non sarebbero stati il modo ideale per avvicinars­i al sentito impegno contro i campioni d’Italia. Prossima tappa Napoli. Il passaggio del turno è rimasto in bilico per i limiti di gioco e di atteggiame­nto della Fiorentina che non ha saputo approfitta­re, se non per pochi minuti, della superiorit­à numerica dovuta all’espulsione di Radovanovi­c. La Fiorentina è riuscita nel capolavoro alla rovescia di prendere quattro cartellini gialli e un cartellino rosso nel giro di poco più di venti minuti, rianimando del tutto il Chievo che ha sfiorato il gol del vantaggio. L’espulsione di Zarate ha capovolto i rapporti di forza: l’argentino dopo aver giocato fin lì da solista, si è all’improvviso ribaltato ed ha sgambettat­o da dietro un avversario, facendo una cosa sbagliata per la squadra nel momento in cui intendeva farne una giusta. C’è da dire che la Fiorentina ha dovuto giocare con una difesa inventata, senza Gonzalo e Astori, con Carlos Sanchez centrale ( temibile come idea, ma sopportabi­le come rendimento). A centrocamp­o banalità e luce fioca da Badelj, Vecino dispersivo e ben marcato, mentre a sinistra ondeggiava invano Maxi (o Mini) Olivera. Restava Bernardesc­hi, più qualche fiammata di Chiesa e un Kalinic presente come atteggiame­nto, ma inconclude­nte come rendimento. Comunque non aveva l’aria di quello che sta per partire verso i nuovi ricchi del calcio. In società si suppone che facciano tutti il tifo per la sua partenza. Come sarà colmato il vuoto?

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