SENZA GIOCO E CON I VUOTI DI MERCATO
La Fiorentina passa il turno in Coppa Italia evitando per un soffio la pesantezza dei tempi supplementari che, con la Juventus in arrivo, non sarebbero stati il modo ideale per avvicinarsi al sentito impegno contro i campioni d’Italia. Prossima tappa Napoli. Il passaggio del turno è rimasto in bilico per i limiti di gioco e di atteggiamento della Fiorentina che non ha saputo approfittare, se non per pochi minuti, della superiorità numerica dovuta all’espulsione di Radovanovic. La Fiorentina è riuscita nel capolavoro alla rovescia di prendere quattro cartellini gialli e un cartellino rosso nel giro di poco più di venti minuti, rianimando del tutto il Chievo che ha sfiorato il gol del vantaggio. L’espulsione di Zarate ha capovolto i rapporti di forza: l’argentino dopo aver giocato fin lì da solista, si è all’improvviso ribaltato ed ha sgambettato da dietro un avversario, facendo una cosa sbagliata per la squadra nel momento in cui intendeva farne una giusta. C’è da dire che la Fiorentina ha dovuto giocare con una difesa inventata, senza Gonzalo e Astori, con Carlos Sanchez centrale ( temibile come idea, ma sopportabile come rendimento). A centrocampo banalità e luce fioca da Badelj, Vecino dispersivo e ben marcato, mentre a sinistra ondeggiava invano Maxi (o Mini) Olivera. Restava Bernardeschi, più qualche fiammata di Chiesa e un Kalinic presente come atteggiamento, ma inconcludente come rendimento. Comunque non aveva l’aria di quello che sta per partire verso i nuovi ricchi del calcio. In società si suppone che facciano tutti il tifo per la sua partenza. Come sarà colmato il vuoto?