Fermi nel traffico, serve un colpo d’ala
Ancora paralisi. Palazzo Vecchio pensa a una preferenziale per via Nazionale: basterà?
Un altro giorno di passione per il traffico a Firenze. Dall’aeroporto alla stazione, dove transita quasi l’80% degli autobus, la circolazione si è bloccata anche ieri. Serve un colpo d’ala, una soluzione d’emergenza. Il Comune pensa di correre ai ripari trasformando via Nazionale in corsia preferenziale. Una proposta di rottura per alleggerire la morsa che manda ogni giorno in tilt la rotonda di piazza Stazione.
Firenze ancora paralizzata, mai come stavolta è urgente un piano di emergenza del Comune per provare a gestire una situazione insostenibile.
Messo alle corde dal micidiale mix Pitti-cantieri di questi giorni, Palazzo Vecchio vuole trasformare via Nazionale in corsia preferenziale, una proposta di rottura per alleggerire la morsa che manda ogni giorno in tilt la rotonda di piazza Stazione con auto private, ambulanze, bus e taxi intrappolati, con attese snervanti per gli automobilisti e ritardi abissali registrati ancora una volta sulle linee di Ataf.
Dalla stazione transita quasi l’80% dei bus del trasporto pubblico, che però si bloccano assieme ai taxi. Un quadro aggravato dal sovraccarico di mezzi nell’area: insostenibile il numero di quelli privati, attratti dal parcheggio sotterraneo. E Palazzo Vecchio, non avendo trovato ancora altri modi per limitare l’accesso alle auto private, proverà a chiudere l’accesso da via Nazionale, lungo cui potranno transitare solo bus, taxi, residenti e furgoni del carico e scarico per rifornire i negozi della strada. Un piano assai complesso, ma che potrebbe sortire buoni risultati. Tutto sarà presentato da Palazzo Vecchio nei prossimi giorni, durante un vertice a cui parteciperanno commercianti, Ataf e tassisti. Per adesso è questa l’unica strada per pensare di poter affrontare la chiusura di via Valfonda, la cui corsia in ingresso verso la stazione da metà febbraio chiuderà per quasi un Il cantiere per riparare il cedimento di viale Lavagnini, che sarà rimosso lunedì In alto a destra: l’ennesima paralisi alla rotonda della stazione anno. Anche ieri lo stesso incubo: rotonda della stazione paralizzata, Fortezza idem, per non parlare delle due direttrici che dai viali portano verso Careggi e aeroporto. Una giornata particolarmente sfortunata: lo smontaggio di Pitti Uomo ha attirato attorno alla Fortezza circa 600 tra camion e furgoni, costringendo i vigili a chiudere via Lorenzo Il Magnifico. Poi ci si sono messi i calcinacci caduti da un palazzo che hanno costretto i pompieri a stoppare per mezz’ora la circolazione proprio lungo via Nazionale, senza contare la pioggia e fuga di gas che ha bloccato via dei Pilastri per consentire la riparazione.
Snervanti anche gli ingorghi in direzione aeroporto, direttrice lungo la quale i tassisti hanno denunciato tempi di percorrenza di oltre un’ora. Dagli autisti Ataf, ai conducenti delle auto bianche, arrivano anche proposte costruttive per Palazzo Vecchio. «Guido bus da 25 anni e una situazione del genere alla stazione non l’ho sinceramente mai vista — spiega Alessandro Nannini, leader dei Cobas Ataf — Dobbiamo trovare un modo per arginare le auto private che si ostinano a voler arrivare in centro in tutti i modi: capisco che a Firenze parcheggi non farà piacere, però è una cosa che va fatta. Come il Comune dovrebbe far rispettare la corsia preferenziale davanti all’ex Scuola Marescialli: quell’invasione è la principale causa della paralisi che soffoca via della Scala. Risolvere questo nodo gioverebbe agli utenti e agli autisti di Ataf».
Anche il tassista Claudio Giudici, leader del sindacato Uritaxi, ha una sua proposta: «Nei giorni di caos come quelli di Pitti e di altri eventi straordinari sarebbe efficace consentire il traffico con targhe alterne — riflette — Lo fanno anche a Parigi, ottenendo risultati positivi, mentre mi domando come mai Palazzo Vecchio abbia il timore di fare altrettanto».