Corriere Fiorentino

In bici dal Papa

La storia di Francesco Spinelli, monsignore a 35 anni

- di Viola Centi

Arriva da Volterra il cappellano di Papa Francesco

VOLTERRA Il sorriso sempre per tutti, l’attenzione verso gli umili e gli ultimi, la grande riservatez­za. Sono le doti che hanno portato don Francesco Spinelli, volterrano di 35 anni, ad essere nominato cappellano di Papa Francesco. Il giovane sacerdote della Diocesi di Volterra è stato anche insignito del titolo di Monsignore (il 12 dicembre scorso). «Ha sempre avuto una marcia in più — ricorda il suo ex compagno di scuola, Paolo Moschi, oggi assessore a Volterra — andava d’accordo con tutti, era un burlone, non si arrabbiava mai». Francesco finisce il liceo scientific­o, poi la vocazione a 18 anni lo porta in seminario, prima a Volterra, poi a Firenze.

«Era un ciclista della Mobilieri Ponsacco — ricorda Moschi — se non fosse entrato in seminario, sarebbe diventato un profession­ista delle due ruote». L’allora Vescovo, Mansueto Bianchi, scomparso l’agosto scorso, nota le qualità di Francesco e lo spedisce a studiare a Roma, all’Almo Collegio Capranica, dove consegue la licenza in teologia fondamenta­le alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 2007 viene ordinato sacerdote e inizia la sua «carriera» come segretario vescovile e assistente del settore giovani di Azione Cattolica a Volterra. Ma nel 2010 don Francesco è già a Roma, dove entra nel Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizz­azione, come segretario particolar­e di un altro Monsignore: Rino Fisichella. Ed è proprio grazie a questo incarico che, durante il Giubileo del 2016, si avvicina al Pontefice, accompagna­ndolo nei «venerdì della Misericord­ia», le visite settimanal­i che il Papa effettuava a disabili, anziani e centri di accoglienz­a.

E l’attenzione di don Francesco per gli ultimi non sfugge al Papa. Alla fine del Giubileo arriva la nomina, ma intorno alla «promozione» c’è il più stretto riserbo: don Francesco è irraggiung­ibile, sia passando dal Vaticano che dalla famiglia. Le congratula­zioni allora arrivano su Facebook, dal sindaco Marco Buselli, che lo incita a farsi onore «anche forte del nome della nostra città».

«Noi non lo conosciamo come prete — dice Moschi — ma come persona. Torna un paio di volte l’anno a Volterra, dice Messa. È sempre stato avanti. Per questo credo che sia il Vescovo Bianchi che Monsignor Fisichella lo abbiano notato subito. E se il Papa lo ha voluto come cappellano, vuol dire che gli è proprio piaciuto».

«Se non fosse entrato in seminario avrebbe fatto carriera sulle due ruote»

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 ??  ?? Il Papa accompagna­to da Monsignor Francesco Spinelli in una delle visite dei «Venerdì della Misericord­ia». Sopra, un primo piano del nuovo cappellano del Pontefice
Il Papa accompagna­to da Monsignor Francesco Spinelli in una delle visite dei «Venerdì della Misericord­ia». Sopra, un primo piano del nuovo cappellano del Pontefice
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