Il Machiavelli va in bianco per riaprire il teatro
Nella notte dei licei l’appello di studenti e preside: «Aiutateci, servono 300 mila euro»
Un appello per riaprire il settecentesco teatro del Machiavelli. Durante la notte dei licei classici, la festa che coinvolge circa 400 scuole in tutta Italia, c’è stato spazio anche per parlare del «meraviglioso gioiello» come lo ha definito la preside Gilda Tortora durante la presentazione del libro «Palazzo Rinuccini, Mitologia e storia», curato da docenti e studenti. Il teatro con il suo soffitto affrescato, gli stucchi bianchi, le balconate, la platea da 100 posti, giace al buio dietro una porticina sempre chiusa a chiave. È così, rinnovato e vuoto, dal 2008 quando è stato completato il restauro, ma è in attesa di circa 300 mila euro che servono per sistemare gli impianti, gli arredi, l’anticamera. Nel frattempo la scuola deve affittare un teatro altrove per far recitare gli studenti, i ragazzi mettono puntualmente questo spreco nella lista dei motivi di protesta delle occupazioni, ma ora è anche la dirigente a dire che «è giusto fare il possibile per utilizzare questa risorsa». Il rappresentante della città metropolitana, Giampiero Mongatti, partecipa alla presentazione del libro sul palazzo Rinuccini, è pronto a assicurare la vicinanza dell’istituzione, a cui appartiene l’edificio scolastico, ma spiega che servono sponsor.
Se resta chiusa la porta del teatro è aperto invece fino a notte il resto del Machiavelli, al secondo piano vengono proiettate video interviste sull’Alluvione (e in serata arriva anche Mauro Bargellini, figlio del sindaco che affrontò la tragedia del ‘66) in un’altra c’è la mostra sui manoscritti per parlare della collaborazione con la biblioteca Laurenziana, più in là si racconta l’esperienza del giornalino, si partecipa a un laboratorio di teatro o ci si confronta con gli ex studenti.
Anche il Galileo è in fermento per la sua prima notte bianca che si apre con la proiezione del video con l’inno dell’iniziativa nazionale, scritto e cantato da un ex studente del liceo, Francesco Rainero, uno dei più attivi sostenitori della Task Force per il classico che si batte per difendere la scuola delle lettere antiche. «Partecipiamo con convinzione alla notte dei classici — dice la preside Liliana Gilli — ci permette di far capire cos’è questo liceo, un luogo aperto».