Non vaccinato, ricoverato per meningite C. È grave
A Livorno il primo caso dell’anno. In ospedale un uomo di 53 anni, già avviata la profilassi sui familiari
C’è un nuovo caso di meningite a Livorno. Un uomo di 53 anni è ricoverato da ieri all’ospedale di viale Vittorio Alfieri per un caso di positività al meningococco C. L’uomo non era vaccinato. È in condizioni ritenute «serie» e in prognosi riservata, ma non sarebbe in imminente pericolo di vita. Ed è stato ricoverato non in terapia intensiva, ma nel reparto di malattie infettive diretto dal dottor Spartaco Sani: l’uomo infatti ha sviluppato l’infezione alle meningi, ma non l’infezione del sangue (sepsi) che è tipica del meningococco C e che spesso provoca le complicanze più gravi correlate a questo ceppo. I campioni prelevati dal paziente livornese sono stati inviati al laboratorio di immunologia dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, che ha confermato la diagnosi.
L’uomo colpito da meningite viveva solo. Le indagini effettuate dal dipartimento di igiene e sanità pubblica dell’Asl Toscana Nord Ovest hanno verificato la necessità di provvedere alla profilassi antibiotica solo per la cerchia dei familiari: malgrado si tratti di un piccolo commerciante, non sono infatti emersi per ora altri contatti ritenuti a rischio negli ultimi quindici giorni. Per trasmettere il batterio, infatti, servono contatti ravvicinati e prolungati. Quello di ieri a Livorno è il primo caso di infezione da meningococco C in Toscana nel 2017, il sessantesimo invece dall’inizio del 2015. In quest’ultimo caso, il batterio colpisce un paziente in una fascia di età in cui, nella provincia di Livorno, secondo il piano straordinario antimeningite messo in campo dalla Regione Toscana, non è prevista la gratuità della vaccinazione per gli over 45, ma solo la compartecipazione alla spesa sanitaria.
Nelle scorse settimane, il piano straordinario (che prevede il vaccino gratis per tutti gli under 45 toscani e per gli over 45 che vivono nelle province di Firenze, Prato e Pistoia) è stato prorogato fino al 30 giugno 2017. Ma gli esperti della Regione ora ammettono di cominciare a guardare con attenzione il nuovo focolaio del ceppo C che negli ultimi due mesi sembra concentrarsi anche tra Lucca, Pisa e Livorno.
L’uomo è nel reparto di malattie infettive, non avrebbe sviluppato la sepsi