La carta europea dell’ex caserma Redi
Tutela del patrimonio, ecco il piano per far nascere in via Venezia il super laboratorio Ue
La struttura sarebbe acquisita grazie ai 10 milioni di Fondazione Cr
Il calcio di inizio sarà in contemporanea con il G7 dei ministri della cultura che si terrà a Firenze il 30 e 31 marzo. Tra poco più di due mesi la città presenterà la candidatura ad ospitare la sede della infrastruttura di ricerca europea sulle scienze del patrimonio artistico e culturale ERihs con sede nella caserma Redi, grazie ai 10 milioni di euro messi a disposizione per la sua acquisizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’annuncio della volontà dell’ente di via Bufalini è arrivato dal presidente Umberto Tombari nell’intervista al direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini, e questo tassello è stato fondamentale per mettere a punto la sfida e darle più forza in Europa.
La partita è solo all’inizio — la sede dell’E-Rihs sarà scelta nel 2019 e la nuova realtà partirà nel 2021 — ma il capoluogo toscano ha le carte in regola per vincerla (la competizione è con Londra e Parigi) e l’Italia è capofila del progetto, altra carta importante. La Commissione Europea, a metà dello scorso anno, ha approvato il finanziamento di 4 milioni di euro per l’avvio della fase preparatoria della creazione dell’infrastruttura di ricerca europea per la scienza del patrimonio, ERihs European Research Infrastrutture for Heritage, un progetto che coinvolge 16 Paesi e che vede capofila il Cnr. La «squadra» italiana per il futuro super-laboratorio di restauro e conservazione e luogo di formazione, stage e training vede la guida del Cnr, il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze e il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con rapporti anche Università di Firenze e Opificio delle pietre dure, la cui eccellenza internazionale è riconosciuta e che potrebbe trovare nuovi spazi proprio dentro la Redi. Il Comune, complice l’idea del sindaco Dario Nardella del “policlinico” del restauro e delle tecnologie ad esso collegate, ha sposato subito il progetto e il kick off è previsto appunto in coincidenza del G7 della cultura, dando così «ufficialità» alla candidatura, in rapporto anche con il governo ed i vari ministeri che possono partecipare a questo percorso.
La caserma Redi è a due passi dal centro, in via Venezia, nel complesso dell’antico convento fondato nel 1297 adiacente l’Orto Botanico ed il Giardino della Gherardesca, e oggi è occupata solo per un terzo dal Dipartimento di Medicina legale Militare, ed «in buone condizioni di manutenzione», come si legge nel sito del ministero della Difesa che la ha messa in vendita. Le destinazioni ammesse dal Regolamento edilizio del Comune di Firenze sono «direzionale,