Corriere Fiorentino

Ciompi, il caos dei progetti Carmine, l’abete nel vuoto

Tanti punti interrogat­ivi ironici sull’asfalto. Tutte le ipotesi (scartate) di Palazzo Vecchio

- Bozza, Passanese

Un tappeto di punti interrogat­ivi in piazza dei Ciompi, disegnati a terra con colori diversi. Nottetempo, ignoti hanno preso un pennello e hanno sfogato così il proprio disappunto verso il Comune, che a quasi un anno dalla demolizion­e dei vecchi stand che ospitavano il mercatino delle pulci, ancora non ha presentato un progetto per riempire quello storico spazio. Dopo le ruspe inviate dal sindaco Nardella, un intervento non più rimandabil­e anche per questioni di salute visto che dovevano essere rimosse le tettoie in amianto, all’ombra della Loggia del Pesce è rimasto solo un tappeto di asfalto malconcio.

Deve essere questo scenario ad aver ispirato (Residenti? Artisti? Commercian­ti?) il blitz a suon di punti interrogat­ivi. La domanda, specie se pronunciat­a in fiorentino, è più che legittima: «E ora icché ci si fa qui?». Proprio domenica, il Corriere Fiorentino, davanti all’assenza di idee da parte dell’amministra­zione, aveva denunciato il vuoto dei Ciompi post demolizion­i, una perfetta analogia rispetto a piazza del Carmine, dove dopo aver sì rimosso il tappeto di auto restano vuoto e pietre malconce.

Ma allora come possono rinascere anni. Certo, accontenta­re tutti è impossibil­e. Da Palazzo Vecchio, almeno nell’ultimo anno, sono filtrate le ipotesi più disparate. Prima, sull’onda del successo dei cibi di strada, si è parlato di trasformar­e lo spazio in una fiera dello street food. Poi, visto la fragilità di un progetto troppo legato a una moda del momento, non se ne è più parlato. Il sindaco Nardella, di certo, vorrebbe costruirci un giardino che occupi lo spazio almeno in parte. Tutto mentre gli antiquari sfrattati chiedono a gran voce di volerci tornare. Il Comune è contrario ad un ritorno di questi ultimi con strutture fisse, ma non chiude le porte a fiere settimanal­i per la vendita di antiquaria­to e modernaria­to.

Gestire questo risiko è piuttosto complesso per il Comune, alle prese anche con la complessa variabile della presenza della moschea, per cui non è stata ancora trovata una ubicazione alternativ­a sul territorio comunale.

«Non riusciamo ad avere una risposta sul destino del mercato delle Pulci e di piazza dei Ciompi ormai da più di un anno. E dunque ci viene da chiederci: non è che il Comune ci stupiranno con effetti speciali?», ironizza Cristina Scaletti, consiglier­a comunale di opposizion­e.

Prima lo street food poi l’idea di un giardino E c’è chi pensa a uno spazio fiere

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 ??  ?? Il Corriere Fiorentino, domenica, aveva denunciato la desolazion­e di piazza dei Ciompi ad un anno dalla demolizion­e dei vecchi stand del mercatino delle Pulci
Il Corriere Fiorentino, domenica, aveva denunciato la desolazion­e di piazza dei Ciompi ad un anno dalla demolizion­e dei vecchi stand del mercatino delle Pulci

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