MONILI DA STAR DA AREZZO A NEW YORK
Ha fatto una coroncina per Rihanna, i suoi bracciali si vedono anche al polso di Renga A Pitti ha spopolato e pure Zyan Malik ha posato con le sue creazioni per «Billboard» È l’artigiano dei gioielli Emanuele Bicocchi: «Faccio tutto in Toscana con mia mog
Per il suo compleanno Rihanna — conosciuta a cena da Silvano Marchetto a New York — gli ha commissionato una coroncina da mettere tra i capelli. Anche la supermodella russa Natasha Poly ne ha voluta una per soffiare sulle trenta candeline a una festa in stile Grande Gatsby organizzata ad Amsterdam. Mentre il cantante Zayn Malik, ex componente degli One Direction e fidanzato di Gigi Hadid, in occasione del lancio del suo primo album da solista è comparso sulla cover del magazine Billboard con indosso i suoi bracciali ed anelli. Creazioni artigianali del giovane toscano Emanuele Bicocchi che allo scorso Pitti Uomo ha fatto il pieno di ordini da parte dei buyer di alcuni dei department store più importanti al mondo come l’americano Barneys.
Bracciali realizzati con fili d’argento intrecciati da indossare a strati, collane e anelli anche da personalizzare sono i gioielli esposti che in Italia piacciono anche a Francesco Renga, Giorgio Panariello, Luciano Ligabue e al rapper Marracash immortalato con una sua maschera in oro sulla cover di Status, il suo quarto album, nientemeno che da Giovanni Gastel. «Tutte le mie creazioni — racconta Emanuele che con la moglie Giulia e al Carrarino Gino Diamanti ha dato vito al marchio — vengono realizzate nel laboratorio di Levane, vicino ad Arezzo a partire dalla materia. Nessun disegno, nessuno schizzo — continua il creativo dal look un po’ Beatles un po’ maledetto — tanto più che malgrado mia madre abbia un suo laboratorio orafo fino ai 18 anni non ho mai immaginato di seguire questa carriera».
La fortunata storia di Bicocchi inizia come nelle favole, per caso. «Una volta diplomato ho iniziato a chiamare a tappeto aziende di ogni tipo comprese quelle della moda in cerca di lavoro. Fendi mi ha risposto. Eric Wright in persona (ai tempi responsabile dell’area gioiello fidato collaboratore di Karl Lagerfeld) mi ha voluto incontrare. Ci davamo appuntamento a Firenze al Gallery. È stata la mia università del gio-
iello». Era il 2001 lo stesso anno in cui Emanuele incontra Giulia che lo sprona ad investire sulla sua creatività. «Il nostro marchio nasce nel 2009 — spiega Emanuele — da subito abbiamo cercato da soli i negozi in cui vendere e con stupore siamo entrati nelle vetrine di Luisaviaroma, quindi in quelle di 10 Corso Como e di Antonioli». Una scalata di visibilità che ha spinto il team dei tre ragazzi a spingere sempre più in alto l’asticella aprendo un proprio showroom a Milano per arrivare oltre Oceano nella sezione fashion dei grandi magazzini di lusso Bergdorf Goodman. «Pitti Uomo : conclude Bicocchi — è il posto giusto per stringere rapporti e anticipare il mercato».