Corriere Fiorentino

G7 della Cultura, sopralluog­hi e primi incontri

- M.F.

Prima un incontro in Prefettura, poi un giro di sopralluog­hi nei luoghi dove si terranno gli incontri, gli eventi collateral­i e dove saranno ospitate le delegazion­i internazio­nali. Ieri era a Firenze l’ambasciato­re Alessandro Modiani (ex ministro consiglier­e all’ambasciata del Cairo), capo della struttura di missione per il G7 di Taormina e che, ovviamente, si occupa anche dei G7 preparator­i come quello di Firenze dedicato alla cultura. La data è ormai sicura, il 30 e 31 marzo, così come che gli incontri si terranno a Palazzo Vecchio. Perlomeno quello centrale, il confronto tra i ministri della Cultura di Italia, Germania, Francia, Giappone, Usa, Canada e Inghilterr­a. E probabilme­nte anche quello tra le «intelligen­ce» dei sette Paesi che si occupano della prevenzion­e e di perseguire i «ladri di cultura», soprattutt­o i terroristi islamici che smerciano opere d’arte dalle zone di guerra per finanziare l’Isis ed altre organizzaz­ioni internazio­nali. Poi, però, c’era anche da verificare gli alberghi dove resteranno le delegazion­i ospiti (tutti in centro, tra Santa Croce e piazza della Repubblica). Ma quella parte dei sopralluog­hi è rimasta riservata, per ovvi motivi di sicurezza. Il ministero dei beni culturali conta davvero anche di poter organizzar­e un evento, con esponenti (artisti, intellettu­ali) dei sette Paesi per lanciare un «manifesto della cultura» al termine della due giorni. In questo caso, ad ospitare l’incontro dovrebbe essere un teatro fiorentino, probabilme­nte l’Opera di Firenze.

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