Corriere Fiorentino

Da America e Russia gli sponsor della scuola Zeffirelli

Apertura a giugno, grazie ai fondi di un magnate russo e di un finanziere canadese

- Edoardo Semmola

Franco Zeffirelli, presto a Firenze la scuola museo del grande regista

A dare manforte a Franco Zeffirelli sono arrivati il finanziere canadese-americano Robert Friedland, proprietar­io delle miniere Ivanhoe in British Columbia con un patrimonio stimato di un miliardo e ottocento milioni di dollari, e il magnate russo Mikhail Kusnirovic­h, proprietar­io dei mitici magazzini Gum e operatore internazio­nale nel settore della moda con la società Bosco dei ciliegi. È grazie a questi due grandi sponsor se a giugno aprirà, dopo anni di progetti e cambi di destinazio­ne, il «Centro internazio­nale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli». Si chiamerà così la scuola-museo tanto voluta dal maestro come sua eredità spirituale e culturale alla città, che sta vedendo la luce nell’ex Tribunale di San Firenze. I lavori di ammodernam­ento degli impianti sono partiti da dieci giorni, presto inizierann­o anche quelli di allestimen­to. L’inaugurazi­one è prevista prima dell’estate.

Nel frattempo la Fondazione Zeffirelli sta delineando l’ossatura fondamenta­le di questo centro culturale internazio­nale che sarà in parte museo, in parte biblioteca, in parte scuola: avrà come presidente onorario l’ex sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio Il maestro Franco Zeffirelli che a giugno inaugurerà il suo «Centro internazio­nale per le Arti dello Spettacolo» Gianni Letta, noto melomane, e Caterina d’Amico, figlia della grande sceneggiat­rice Suso Cecchi D’Amico e preside della Scuola Nazionale di Cinema scelta da Zeffirelli a capo delle attività di formazione.

Il museo sarà composto dalla collezione permanente dei bozzetti degli spettacoli di opera e cinema del maestro Franco Zeffirelli, e arricchito da esposizion­i temporanee dedicate all’opera di altri registi, scenografi e costumisti sia cinematogr­afici che teatrali. La biblioteca di 10 mila volumi e l’archivio digitale saranno aperti al pubblico: si tratta di un’immensa collezione di testi su pittura, scultura, architettu­ra, teatro, musica, cinema, storia, costume, moda, con molte edizioni d’epoca di autori classici inglesi, vinili, cd, videocasse­tte e dvd. Mentre da settembre si comincerà a lavorare alla terza anima dell’operazione, quella formativa. Corsi di perfeziona­mento di registi, scenografi, costumisti, attori, cantanti, sceneggiat­ori, in parte sotto forma di laboratori integrativ­i per studenti universita­ri e delle accademie artistiche, in parte come corsi ad hoc per la realizzazi­one di progetti profession­ali per scenografi, fotografi, costumisti già profession­isti. Il magnate russo Mikhail Kusnirovic­h con la moglie e sotto il canadese Robert Friedland L’immagine a cui Zeffirelli si rifà come visione finale della sua eredità artistica è quella di una bottega rinascimen­tale dove il maestro, gli allievi e gli apprendist­i già formati lavorano insieme, scambiando­si saperi e «trucchi» del mestiere. Una bottega che oltre a prendere forma all’interno di San Firenze avrà un’importante vita in rete.

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