Corriere Fiorentino

Compra casa all’asta Ma dentro c’è una famiglia rom

- Matteo Leoni

Ha comprato casa, ma non c’è mai potuta entrare perché l’ha trovata occupata da una famiglia rom. Protagonis­ta della vicenda, che va avanti da mesi, una cinquanten­ne fiorentina. La donna lo scorso luglio ha acquistato l’abitazione all’asta, settanta metri quadrati, in via di Ripoli, porzione dell’ex sede di una società sportiva con tanto di piscina. Ha finito di pagarla, ma non è mai potuta entrarne in possesso, perché qualcuno ci viveva già. Non si è data per vinta e attraverso i legali è riuscita a ottenere due decreti di sgombero dal tribunale, l’ultimo fissato per mercoledì scorso. La mattina la proprietar­ia si è presentata davanti al cancello con gli operai, che in via precauzion­ale avrebbero dovuto murare porte e finestre per impedire nuove occupazion­i, in attesa della ristruttur­azione. Ma le cose non sono andate come si aspettava. Le forze dell’ordine non hanno potuto eseguire lo sgombero perché non c’erano le condizioni. All’interno della casa infatti vive una coppia con tre bimbi piccoli. E a quanto pare, il provvedime­nto emesso dal giudice non avrebbe tenuto conto della presenza dei minorenni, che impone di trovare una sistemazio­ne alternativ­a per gli occupanti. Per cui, tutto da rifare. Alla donna intanto toccherà pagare gli operai ingaggiati per i lavori di muratura, per l’intera mattinata che hanno perso davanti all’abitazione. Adesso sono stati attivati i servizi sociali, che dovrebbero trovare una sistemazio­ne per la famiglia. Solo allora si potrà fissare una nuova data per liberare la casa. L’auspicio della proprietar­ia, che tra poco tempo dovrà lasciare l’abitazione dove vive attualment­e, è che i tempi siano il più possibile brevi. Lo scorso ottobre era stato previsto un primo sgombero, non eseguito poiché la famiglia occupante si era allontanat­a spontaneam­ente. Dopo pochi giorni tuttavia era rientrata nuovamente nella casa, provocando anche danni agli infissi. Successiva­mente la proprietar­ia, che tra poco tempo dovrà lasciare l’abitazione dove vive ora e per questo anche perché a breve dovrà lasciare l’abitazione dove vive, aveva presentato una nuova denuncia formale, a seguito della quale il tribunale aveva emesso il decreto che fissava lo sgombero, poi sospeso, per 17 gennaio scorso.

Vicolo cieco Nell’abitazione anche tre bambini, così lo sfratto è stato bloccato

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