Corriere Fiorentino

«Puntate sulla nicchia e potrete battere i colossi della Rete»

- Marzio Fatucchi

Giuseppe Burschtein

«Alibaba, colosso cinese dell’ecommerce (nel solo black friday ha venduto merci per 4,2 miliardi, sì miliardi, di dollari) sta per lanciare un portale del turismo, Alitravel».

Giuseppe Burschtein, esperto di innovazion­e e imprendito­re del mondo della comunicazi­one, di fronte a questi numeri, come fa Firenze a lanciare una sfida con «Destinatio­n Florence» ai «giganti» del web?

«Sempliceme­nte, non si compete. Questi giganti (Google, Tripadviso­r, Booking) hanno il mercato in mano: ma solo quello mass market». Cioè i grandi numeri. «I “proprietar­i” delle destinazio­ni del turismo come le città hanno invece il compito di orientare i flussi: facendo accordi con i “big” o operando direttamen­te».

A Londra, Parigi, Berlino hanno già lanciato progetti simili: come sta andando?

«Non arrivano grandi risultati, ma sono economie di nicchia che funzionano, orientano la rotta. Fanno emergere piccoli mondi interessan­ti dell’ecosistema turistico. E comunque c’è la possibilit­à sempre che emergano piccoli (meglio, diversi) operatori, come Secret Escapes. Tel Aviv e Amsterdam hanno fatto quello che sta facendo Firenze. Chi sceglie di visitare quella città passa comunque dal suo sito ufficiale. “Destinatio­n Florence” potrebbe ambire a farlo, valorizzan­do alcuni aspetti, aree, temi».

Ma non lo doveva fare anche «Intoscana.it», a cui lei ha lavorato? Non è andata benissimo, diciamo...

«In parte sì e non è vero che non abbia funzionato o che non funzioni. La Toscana è partita con grande anticipo rispetto ad altre promuovend­osi sul web. Abbiamo gioielli (città e opere d’arte) che altri non hanno. Ma il turismo, in tutti questi anni, è stato sollecitat­o e stimolato. Poi, i tempi sono molto diversi rispetto a 10, sempliceme­nte 5 anni fa. Ora i tempi sono maturi. Ma il problema non è solo “virtuale”». Cioè? «Chi viene qua vuole l’emozione di “vivere” Firenze e la Toscana. Ma quando vanno via, Firenze e la Toscana li hanno davvero emozionati? Una delle mediazioni culturali più semplici è la cucina. A Firenze, un turista che gira nel centro della città, ha il senso della fiorentini­tà che si aspetta?».

Beh, vedere le «fettuccine Alfredo», feticcio del finto food italiano negli Usa, in piazza Duomo, rende l’idea.

«Appunto. Serve formazione. E servono le app: quando scendi a Tel Aviv, ne hai 10 per tutti i gusti: dagli alberghi allo shopping alla nightlife. Occorre far entrare il turista anche in contatto digitale con la città».

 Siamo indietro sulle app, a Tel Aviv ce ne sono dieci per tutti i gusti: per alberghi ma anche shopping e vita notturna

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