Corriere Fiorentino

Due spari all’auto dell’imprendito­re amico dei Renzi

- Claudio Bozza

Due spari contro l’auto di Andrea Bacci, l’imprendito­re amico della famiglia Renzi: sono stati esplosi ieri mattina alla sua auto parcheggia­ta a Scandicci. La sua versione: «La politica non c’entra, è pseudo terrorismo».

«Minacce? Mai ricevute. Non riesco proprio a capire chi e perché abbia commesso una roba così grave. Atto intimidato­rio? Mah, io piuttosto lo definirei pseudo terrorismo». Così Andrea Bacci, 55 anni, prova a trovare una spiegazion­e a quei due colpi di pistola sparati contro la sua Mercedes Classe S, parcheggia­ta sotto alla Ab Florence di Scandicci, dove si producono confezioni e packaging per i grandi marchi del lusso.

È solo una delle aziende dell’imprendito­re, che partendo dal mattone ha allargato i propri interessi in più settori, acquistand­o anche la Lucchese Calcio di cui è presidente.

Bacci, carattere vulcanico, non è uno qualunque. Viene da Rignano sull’Arno, da sempre amico della famiglia Renzi: già quindici anni fa fiutò il talento di Matteo, il futuro rottamator­e, diventando­ne il primo e importante finanziato­re della sua attività politica. Proprio grazie al legame con Renzi — da presidente della Provincia prima e da sindaco poi — l’imprendito­re Bacci inizia a svolgere anche ruoli politici e affini: prima siede nel consiglio di amministra­zione di Mukki, poi amministra­tore delegato di Florence multimedia, poi diventa presidente di Silfi. Ma è sempre il «mattone» che, con l’azienda Coam, rimane il business chiave.

Però, nell’ultimo anno, il ramo immobiliar­e ha iniziato ad avere importanti problemi finanziari, tanto da finire sull’orlo del fallimento, con Bacci finito indagato per ricorso abusivo al credito e per distrazion­e di denaro dalle casse della società. Un momento durissimo per l’imprendito­re rignanese. «Le posso dire la verità? — riflette Bacci — Non riesco a pensare a niente, perché io sono una persona per bene e non ho niente da temere».

Quei due colpi di pistola sparati ieri nel piazzale della sua azienda, mentre lui stava tornando in aereo da Parigi, gli hanno però cambiato la vita, tanto che potrebbe finire sotto scorta. E una importante cautela, proprio per tutelare la sua sicurezza, Bacci l’aveva già presa, visto che i vetri della sua auto colpita sono blindati.

Insomma, se lei non crede che quei proiettili possano essere legati alle difficoltà della sua società di costruzion­i, ha ipotizzato che possa esserci un legame con la politica?

«L’ho ipotizzato, ma non vedo collegamen­ti. Se io ho politicame­nte sposato uno che fa politica — conclude Bacci — ho sposato la persona più mite e corretta che sia».

Il profilo Patron della Lucchese, primo finanziato­re dell’ex premier, potrebbe finire sotto scorta

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Andrea Bacci durante una conferenza stampa della Lucchese Calcio, di cui è proprietar­io e presidente

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