Due spari all’auto dell’imprenditore amico dei Renzi
Due spari contro l’auto di Andrea Bacci, l’imprenditore amico della famiglia Renzi: sono stati esplosi ieri mattina alla sua auto parcheggiata a Scandicci. La sua versione: «La politica non c’entra, è pseudo terrorismo».
«Minacce? Mai ricevute. Non riesco proprio a capire chi e perché abbia commesso una roba così grave. Atto intimidatorio? Mah, io piuttosto lo definirei pseudo terrorismo». Così Andrea Bacci, 55 anni, prova a trovare una spiegazione a quei due colpi di pistola sparati contro la sua Mercedes Classe S, parcheggiata sotto alla Ab Florence di Scandicci, dove si producono confezioni e packaging per i grandi marchi del lusso.
È solo una delle aziende dell’imprenditore, che partendo dal mattone ha allargato i propri interessi in più settori, acquistando anche la Lucchese Calcio di cui è presidente.
Bacci, carattere vulcanico, non è uno qualunque. Viene da Rignano sull’Arno, da sempre amico della famiglia Renzi: già quindici anni fa fiutò il talento di Matteo, il futuro rottamatore, diventandone il primo e importante finanziatore della sua attività politica. Proprio grazie al legame con Renzi — da presidente della Provincia prima e da sindaco poi — l’imprenditore Bacci inizia a svolgere anche ruoli politici e affini: prima siede nel consiglio di amministrazione di Mukki, poi amministratore delegato di Florence multimedia, poi diventa presidente di Silfi. Ma è sempre il «mattone» che, con l’azienda Coam, rimane il business chiave.
Però, nell’ultimo anno, il ramo immobiliare ha iniziato ad avere importanti problemi finanziari, tanto da finire sull’orlo del fallimento, con Bacci finito indagato per ricorso abusivo al credito e per distrazione di denaro dalle casse della società. Un momento durissimo per l’imprenditore rignanese. «Le posso dire la verità? — riflette Bacci — Non riesco a pensare a niente, perché io sono una persona per bene e non ho niente da temere».
Quei due colpi di pistola sparati ieri nel piazzale della sua azienda, mentre lui stava tornando in aereo da Parigi, gli hanno però cambiato la vita, tanto che potrebbe finire sotto scorta. E una importante cautela, proprio per tutelare la sua sicurezza, Bacci l’aveva già presa, visto che i vetri della sua auto colpita sono blindati.
Insomma, se lei non crede che quei proiettili possano essere legati alle difficoltà della sua società di costruzioni, ha ipotizzato che possa esserci un legame con la politica?
«L’ho ipotizzato, ma non vedo collegamenti. Se io ho politicamente sposato uno che fa politica — conclude Bacci — ho sposato la persona più mite e corretta che sia».
Il profilo Patron della Lucchese, primo finanziatore dell’ex premier, potrebbe finire sotto scorta