Corriere Fiorentino

Affitti a Boboli, lo sfratto di Schmidt

Il direttore: gestirò io alcune case della Soprintend­enza, un terzo saranno trasformat­e in laboratori

- Marzio Fatucchi

Un terzo delle case affittate a basso canone a Pitti e Boboli, e finite nell’inchiesta della Corte dei conti, dovranno essere lasciate dagli inquilini. Lo annuncia il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt: servono per completare il nuovo percorso del Corridoio Vasariano.

Il regolament­o del ministro Dario Franceschi­ni arriverà entro un mese. Ma stanno per arrivare due rivoluzion­i per gli affitti a canoni fuori mercato di Pitti, Boboli e delle Ville Medicee, al centro dell’inchiesta della Guardia di finanza che ipotizza 3 milioni di euro di danni erariali. Passeranno di competenza, tutti: una ventina (nelle Ville Medicee) alla Soprintend­enza Regionale, che sarà chiamata ad applicare le nuove regole del ministero dei Beni culturali. Gli altri invece andranno sotto le Gallerie degli Uffizi, ora guidate da Eike Schmidt. Ma per un terzo di questi ultimi appartamen­ti, la fine è segnata: dovranno essere liberati per far posto alle uscite di sicurezza del «nuovo» Corridoio Vasariano. Ed altri ancora, quelli dentro Palazzo Pitti, sono ormai incompatib­ili con il percorso museale.

A fare il quadro di quello che sarà, soprattutt­o a Pitti ed al Giardino di Boboli, è lo stesso Schmidt. Riesce a rispondere tra un volo e l’altro, fuori per lavoro (a New York).

«La competenza di questi appartamen­ti passa a me — conferma Schmidt — esattament­e come per il piazzale di Pitti, che mi doveva essere consegnato, ma ancora non è avvenuto. Fino ad ora, la gestione era nelle mani della sovrintend­enza». Sarà quindi il direttore delle Gallerie degli Uffizi a gestire la patata bollente dei possibili aumenti dei canoni e delle assegnazio­ni.

«Ho già richiesto l’affidament­o di questi spazi, come previsto dal decreto ministeria­le di 10 mesi fa. Mi auguro che gli appartamen­ti mi siano consegnati presto. Tranne quelli delle Ville medicee, una ventina, che verranno consegnati a al Polo regionale della soprintend­enza». Poi, la novità. «Una delle necessità più importanti, nell’ambito della ricostruzi­one per l’apertura del Vasariano e l’apertura museale di palazzo Pitti, è che almeno un terzo di questi appartamen­ti dovranno essere trasformat­i in uffici, laboratori, depositi e uscite di sicurezza. Anche per spostare i depositi da Palazzo Pitti per aprire lo spazio del Tesoro dei Granduchi, ex museo degli Argenti. Poi c’è la necessità di ampliare gli spazi per i restauri». Insomma quello che non sono riusciti a fare anni di polemiche, lo potranno fare i lavori di messa in sicurezza del Vasariano e l’espansione degli spazi museali a Pitti. A «cadere» saranno tutti gli appartamen­ti di Palazzo Pitti «ma sono pochi: non sono più in linea con la legge sulla sicurezza. Non ci si potrebbe cucinare, non si possono avere visitatori di sera».

E via anche quelli dietro la Grotta del Buontalent­i, «Le Cacce», una decina in tutto, «dove abbiamo già un deposito laboratori­o di restauro, e dove arriva il Corridoio Vasariano: vanno liberati completame­nte» annuncia Schmidt.

 ??  ?? Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt
 ??  ?? Gli appartamen­ti di Boboli dietro la grotta del Buontalent­i che Schmidt ha intenzione di far sgomberare
Gli appartamen­ti di Boboli dietro la grotta del Buontalent­i che Schmidt ha intenzione di far sgomberare
 ??  ?? Dario Franceschi­ni
Dario Franceschi­ni
 ??  ?? Eike Schmidt
Eike Schmidt

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy