Corriere Fiorentino

LA ROTTAMAZIO­NE (DELLE CARTELLE) NON PIACE A ROSSI

- S.O.

Brindano i lavoratori della Fosber, azienda lucchese leader nel settore della produzione di macchinari per cartone ondulato, che nel marzo del 2013 ha ceduto il 60% al gruppo cinese Dongfang. I sindacati hanno siglato con la proprietà un nuovo accordo che contiene novità economiche e normative: incremento del premio di risultato per circa 900 euro, migliori trattament­i economici per le trasferte, più tutela in caso di malattia, depotenzia­mento del Jobs act, conferma della formazione profession­ale. Ma anche il divieto di esternaliz­zare le attività centrali della produzione e l’obbligo, prima di rivolgersi all’esterno, di verificare la saturazion­e degli impianti e del personale. Dopo il passaggio ai cinesi l’azienda ha ripreso slancio e oggi ha un fatturato di 90 milioni e 170 dipendenti. Dongfang è quotata alla Borsa di Shenzhen, in Cina.

Regione Toscana ha impugnato davanti alla Corte costituzio­nale la legge 225 del 2016 che prevede la cosiddetta rottamazio­ne delle cartelle Equitalia, cioè il pagamento da parte dei contribuen­ti dei debiti degli anni 2000-2016 senza sanzioni e interessi di mora. La Giunta regionale, nella seduta del 24 gennaio ha approvato la delibera proposta dal presidente Enrico Rossi, affermando che la rottamazio­ne «determina un’incisiva riduzione dell’incasso tributario».

Secondo la Giunta, alcuni articoli della legge fiscale sono incostituz­ionali perché in contrasto con «l’autonomia tributaria regionale» e responsabi­li di creare disparità tra le Regioni. La legge nazionale non ha permesso di escludere dal pagamento agevolato delle cartelle di Equitalia i tributi regionali, facoltà invece concessa alle Regioni che si rivolgono a concession­ari privati per la riscossion­e coattiva.

In pratica la Toscana ritiene di avere, rispetto alle Regioni che non si avvalgono di Equitalia, una riduzione dell’incasso dei tributi locali perché coinvolti in modo automatico nel pagamento agevolato previsto dalla legge fiscale.

La questione riguarda le addizional­i regionali su Irap e Irpef e, soprattutt­o, il bollo auto: «La Toscana — spiega l’assessore al bilancio Vittorio Bugli — è una regione virtuosa e ha un buon tasso di recupero di questi contributi non pagati: nel 2012 riuscivamo a recuperare circa 120 milioni di euro, nel 2016 nel abbiamo recuperato 180 milioni. Con la rottamazio­ne perderemmo una parte di questo introito, con un danno di diversi milioni per le casse regionali».

Inoltre, secondo l’assessore, c’è un problema di dialogo e interlocuz­ione con lo Stato centrale su materie che comunque dovrebbero prevedere il mantenimen­to dell’autonomia decisional­e delle Regioni. milioni di euro di tasse non pagate che la Regione ha recuperato nel 2016

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