Tele Iride stop
Ladri sul monte dei ripetitori, danni alla tv del Mugello
Un furto di ripetitori. E la tv del Mugello rimane al buio. Letteralmente. Tele Iride, il canale che ha sede a Barberino di Mugello, è stata messa al buio. «Stanotte qualcuno, non so chi, è andato a Monte Cuccoli, dove nasce il fiume Sieve. Tra lupi e cinghiali, insomma. Non per vedere meglio un cielo stellato ma per rubare e spregiare gli impianti di Tele Iride», ha annunciato ieri il direttore Marco Talluri. Lunedì sera, durante la trasmissione sportiva ViolaExpress, i telespettatori hanno cominciato a segnalare in redazione che non ricevevano più il segnale tv. All’inizio, a Barberino si è ipotizzato un problema di alimentazione elettrica ai ripetitori. Ma con un sopralluogo a Montecuccoli è emersa la realtà: una parabola, un ponte radio e un trasmettitore sono spariti. E altri strumenti sono stati danneggiati.
Si tratterebbe di un furto, non di un atto di vandalismo: i ripetitori in cima al monte non hanno pannelli identificativi, nessuno salvo un tecnico può sapere a quale rete tv appartengano. E i ripetitori di Tele Iride erano i più nuovi tra i tanti presenti. A subire un furto anche Rtv38, che a Montecuccoli ha però un ripetitore secondario, non l’hub principale come Tele Iride.
Sul caso indagano i carabinieri di Barberino. Per la tv mugellana è blackout quasi totale. I piccoli ripetitori sopra la sede barberinese fanno ancora arrivare il segnale a macchia di leopardo in Mugello. E la programmazione è in onda in diretta web, dal Tg Iride fino all’approfondimento Telegram. Ma senza Monte Cuccoli niente copertura sulla Toscana, l’Umbria il Lazio e la Liguria. Il direttore Marco Talluri annuncia che per oggi, massimo per domani, i ripetitori saranno sostituiti. Una corsa contro il tempo anche per riuscire a mandare sul 96 del digitale terrestre, stasera, il programma di punta della rete, il talk show Girotondo. Lo facciamo, dice Talluri, «per noi che la tv la facciamo, ovvio, ma soprattutto per tutti quelli che la guardano e l’apprezzano. E la ritengono un mezzo serio, professionale, figo, gradevole o ben fatto».