Corriere Fiorentino

Maggio, effetto Nardella: sospeso lo sciopero

Venerdì 10 l’incontro con i sindacati. Oggi via alle lettere per i 28 licenziame­nti

- Valeria Ronzani

Venti di pace sul Maggio? Il sindaco Dario Nardella acchiappa la palla che gli era stata lanciata e (per ora) pare proprio infilarla in porta. La sua iniziativa di convocare Cgil e Cisl a un incontro congiunto a cui parteciper­à anche il presidente della Regione Enrico Rossi il 10 febbraio (9,30 in Palazzo Vecchio) un primo effetto lo ha subito prodotto, cioè la sospension­e dello sciopero del 3 febbraio, ultima replica del Faust. Da tempo i sindacati chiedevano un maggiore coinvolgim­ento degli enti locali. «Primo segnale positivo, altre valutazion­i le faremo dopo il 10 febbraio» fanno sapere le due sigle. Lo ribadisce Cristina Pierattini, rappresent­ante provincial­e della Cgil e lavoratore del Maggio. «Vediamo dopo l’incontro, noi chiediamo impegni a tutto tondo sulla Fondazione». L’oggetto del contendere non saranno quindi solo i 28 licenziame­nti. D’altronde l’allarme per lo stato dei conti della Fondazione era già stato dato lunedì scorso, quando la segretaria regionale Cgil Paola Galgani aveva puntato il dito contro il deficit salito sotto la gestione Bianchi, secondo i sindacati, fino a quasi 70 milioni di euro dai 37 iniziali.

Ma oggi è una giornata delicata anche sul fronte licenziame­nti, visto che oggi partiranno le lettere per i 28 lavoratori giudicati in esubero (15 volontari sono già stati trovati, la Fondazione spera di arrivare a 24). «Bianchi ha detto che solo lui ha la lista, ma per obbligo di legge la deve comunicare pure a noi» ricorda Pierattini. Certamente nel numero ci sono alcune delle maschere che hanno vinto una vertenza precedente alla legge Bray. Se alcuni non accetteran­no l’accordo offerto dal Maggio (pare ci sia la concreta possibilit­à), bisognerà capire come la Fondazione intenda tutelarsi da future ulteriori vertenze. Perché il Maggio è stato costretto a reintegrar­e 26 ex dipendenti con contratto a tempo determinat­o dopo una sentenza della Corte costituzio­nale e anche i lavoratori collettiva­mente licenziati da Bianchi hanno visto accolto il loro ricorso. La Fondazione non si può permettere un altro inciampo davanti al giudice del lavoro. «La questione assunzioni e licenziame­nti è piuttosto nebulosa — prosegue Pierattini — La legge in questo momento impedisce a Bianchi di assumere, così sono stati fatti contratti temporanei a lungo termine ai vincitori dei concorsi banditi per coro e orchestra».

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Una scena del «Faust», venerdì 3 l’ultima replica «salvata» dalla sospension­e dello sciopero
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Il sovrintend­ente del Maggio musicale Francesco Bianchi

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