La badante col falso nome, per intascare gli assegni
Prato, la donna avrebbe fatto sparire 100 mila euro. Alle famiglie aveva dato un’altra identità
Aveva pensato (quasi) ai minimi particolari per la truffa che una pratese di 50 anni avrebbe messo per mesi con l’aiuto del marito e della suocera: la donna lavora come badante fornendo un falso nome, poi — per gli investigatori — raggira e deruba i suoi assistiti con l’aiuto dei due complici. Ieri mattina all’alba sono scattati gli arresti per tutte e tre: la donna e il compagno quarantacinquenne ai domiciliari, la suocera con l’obbligo di dimora a Pistoia, dove vive. I carabinieri di Prato hanno eseguito gli ordini di custodia cautelare spiccati dal giudice sulla scorta di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Egidio Celano. Il magistrato ha cercato di far luce sugli eventi avvenuti negli ultimi due anni dopo le denunce di alcuni familiari dei due anziani assistiti, entrambi uomini ultraottantenni, molto facoltosi, non autosufficienti e con problemi psichici.
Dopo aver assunto la badante una delle famiglie degli anziani assistiti si era resa conto di strani ammanchi nei conti bancari del proprio caro: in particolare da un conto erano spariti circa 100 mila euro. I carabinieri hanno accertato che un blocchetto di assegni era stato sottratto all’anziano e che fin dal 2014 erano stati fatti periodici prelievi da 5 e da 6 mila euro. Le firme sugli assegni erano state falsificate sia dalla badante che dal suo compagno: il nome di chi li aveva incassati era ignoto ai familiari perché la donna aveva finto un’altra identità e non aveva un regolare contratto di assunzione.
I militari hanno successivamente scoperto che in alcune occasioni la donna avrebbe rubato anche degli oggetti preziosi: rivendeva tutto nei «Compro oro» della zona e una volta che si era resa conto di essere sotto la lente — spiegano gli investigatori — ha cercato addirittura di accelerare la vendita dei monili per incassare velocemente. Proprio la collaborazione di un «Compro oro» di Prato è stata decisiva per l’indagine, che ha subito una svolta grazie al ritrovamento di una spilla col nome e la data di nascita della figlia di uno degli anziani affidati alla badante. I militari sono ora impegnati nei controlli delle attività precedenti della coppia di presunti truffatori, dato che nella loro casa è stata trovata traccia di una contabilità segreta.
Due complici È italiana e sarebbe stata aiutata dal marito e dalla suocera: anche loro sono stati arrestati