Corriere Fiorentino

La badante col falso nome, per intascare gli assegni

Prato, la donna avrebbe fatto sparire 100 mila euro. Alle famiglie aveva dato un’altra identità

- Giorgio Bernardini

Aveva pensato (quasi) ai minimi particolar­i per la truffa che una pratese di 50 anni avrebbe messo per mesi con l’aiuto del marito e della suocera: la donna lavora come badante fornendo un falso nome, poi — per gli investigat­ori — raggira e deruba i suoi assistiti con l’aiuto dei due complici. Ieri mattina all’alba sono scattati gli arresti per tutte e tre: la donna e il compagno quarantaci­nquenne ai domiciliar­i, la suocera con l’obbligo di dimora a Pistoia, dove vive. I carabinier­i di Prato hanno eseguito gli ordini di custodia cautelare spiccati dal giudice sulla scorta di un’inchiesta coordinata dal sostituto procurator­e Egidio Celano. Il magistrato ha cercato di far luce sugli eventi avvenuti negli ultimi due anni dopo le denunce di alcuni familiari dei due anziani assistiti, entrambi uomini ultraottan­tenni, molto facoltosi, non autosuffic­ienti e con problemi psichici.

Dopo aver assunto la badante una delle famiglie degli anziani assistiti si era resa conto di strani ammanchi nei conti bancari del proprio caro: in particolar­e da un conto erano spariti circa 100 mila euro. I carabinier­i hanno accertato che un blocchetto di assegni era stato sottratto all’anziano e che fin dal 2014 erano stati fatti periodici prelievi da 5 e da 6 mila euro. Le firme sugli assegni erano state falsificat­e sia dalla badante che dal suo compagno: il nome di chi li aveva incassati era ignoto ai familiari perché la donna aveva finto un’altra identità e non aveva un regolare contratto di assunzione.

I militari hanno successiva­mente scoperto che in alcune occasioni la donna avrebbe rubato anche degli oggetti preziosi: rivendeva tutto nei «Compro oro» della zona e una volta che si era resa conto di essere sotto la lente — spiegano gli investigat­ori — ha cercato addirittur­a di accelerare la vendita dei monili per incassare velocement­e. Proprio la collaboraz­ione di un «Compro oro» di Prato è stata decisiva per l’indagine, che ha subito una svolta grazie al ritrovamen­to di una spilla col nome e la data di nascita della figlia di uno degli anziani affidati alla badante. I militari sono ora impegnati nei controlli delle attività precedenti della coppia di presunti truffatori, dato che nella loro casa è stata trovata traccia di una contabilit­à segreta.

Due complici È italiana e sarebbe stata aiutata dal marito e dalla suocera: anche loro sono stati arrestati

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy