Trenitalia al Carnevale, una bufera
L’ira dei familiari delle vittime, la fondazione ci ripensa
Il logo di Trenitalia proprio sotto il palco centrale del Carnevale di Viareggio che domenica prossima prenderà il via con il primo dei cinque cortei. Una scritta che ha fatto infuriare il sindaco e i familiari delle vittime della strage ferroviaria che hanno chiesto di rimuoverla. Tanto che la Fondazione è stata costretta al dietrofront promettendo che coprirà la scritta.
Ma Ferrovie accusa «Non c’era il nostro consenso: quel materiale pubblicitario non è stato autorizzato»
A tre giorni dalla sentenza di primo grado del processo per la strage ferroviaria di Viareggio che ha visto la condanna, fra le altre, di Trenitalia, le polemiche rischiano di coinvolgere anche l’appuntamento più atteso in città: il Carnevale. Il caso è scoppiato ieri quando in piazza Mazzini è stato allestito il palco centrale in vista del primo dei cinque corsi mascherati in programma per domenica. E tra lo stupore dei viareggini, in bella mostra, accanto al logo della Fondazione e sotto la scritta «grazie a...» ecco spuntare tra gli sponsor della manifestazione anche il simbolo di Trenitalia.
Uno scivolone che ha fatto infuriare i familiari delle 32 vittime: «Esprimiamo amarezza — scrivono — nell’apprendere che nemmeno una sentenza di condanna per omicidio colposo plurimo aggravato e disastro ferroviario è bastata a far sì che chi è arrivato a Viareggio per amministrare il nostro Carnevale avesse almeno la sensibilità di non sbandierare quel simbolo che rappresenta i responsabili della morte di 32 persone. Ancora una volta il profitto è posto davanti alla salute dei cittadini e in questo caso dei viareggini». Parole dure a cui seguono quelle del sindaco Giorgio Del Ghingaro: «Se non verrà rimosso io domenica su quel palco non ci salirò».
Ma il primo cittadino alla fine potrà salire sul palco visto che nella serata di ieri la Fondazione ha diramato un comunicato nel tentativo di fare marcia indietro: «Nel rispetto del dolore dei familiari delle vittime del disastro del 29 giugno — si legge nella nota della Fondazione Carnevale, che ha piena autonomia nella stesura di rapporti commerciali con i vari partner — abbiamo deciso, d’accordo con Trenitalia, di modificare l’accordo di collaborazione sancito per il Carnevale 2017 e di non dare visibilità laddove possibile al logo di Trenitalia all’interno della manifestazione». Via la scritta dunque, che sarà oscurata probabilmente con del nastro adesivo anche se il logo resterà sulle migliaia di volantini ormai stampati. Finita qui? No, perché Trenitalia, sempre in serata, precisa: «L’accordo di promozione commerciale con la Fondazione Carnevale di Viareggio non è mai stato perfezionato. Lo scorso 30 gennaio alle ore 15,30 era stata inviata da Trenitalia una mail alla Fondazione Carnevale in cui si confermava di non tenere conto della proposta di accordo. Il materiale pubblicitario prodotto dalla Fondazione non è mai stato visionato da Trenitalia, né autorizzato il suo uso. Oggi (ieri, ndr) stesso abbiamo scritto nuovamente alla Fondazione esortando a rimuovere eventuali materiali pubblicitari utilizzati senza il nostro consenso. Proprio per sensibilità nei confronti della città di Viareggio la promozione commerciale non è mai stata pubblicizzata da Trenitalia né sul proprio sito, né in altre forme di comunicazione».
Intanto anche il governatore della Toscana Enrico Rossi è tornato a parlare della sentenza chiedendo «un passo indietro come segno di umanità a Mauro Moretti, dimostrerebbe di essere non solo una persona capace e perbene quale è, ma darebbe un segnale forte di generosità». E a fare eco alle parole di Rossi è il Pd di Viareggio che poi attacca: «È imperdonabile la mancata presa di posizione dei vertici nazionali del Pd sulla vicenda».