Benzinaio ferito a colpi di pistola Preso minorenne
Figline: uno dei rapinatori è un diciassettenne del posto, caccia al complice. Vittima ferita al piede
MATASSINO (FIGLINE VALDARNO) Spari contro un benzinaio per rapinarlo. È accaduto ieri sera a un distributore di benzina in via Torquato Toti, a Matassino, nel Comune di Figline Valdarno. I carabinieri, poi intervenuti sul posto, sono riusciti a identificare uno dei due rapinatori: si tratta di uno studente di 17 anni del posto.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia, coordinati dal sostituto procuratore della Procura per i minori Roberta Pieri, mercoledì sera verso le 19,40 due giovani hanno aggredito il titolare, 74 anni, sparandogli un colpo di pistola che lo ha colpito a un piede e picchiandolo alla testa con il calcio dell’arma. Il benzinaio, in quel momento, stava chiudendo la saracinesca e stava per andare a casa. A lui si avvicinano due giovani. «Questa è una rapina», gli dicono. «Dacci i soldi», gli urlano. Il benzinaio però alza le mani e dice: «Ma quali soldi? Non ho soldi!».
I due rapinatori erano entrambi col volto coperto da sciarpa e cappuccio. Il benzinaio, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe reagito. Proprio per questo motivo lo studente di 17 anni — forse preso dal panico — è fuggito, mentre l’altro rapinatore gli ha esploso contro un colpo di pistola e poi lo ha colpito alla testa col calcio dell’arma. A quel punto anche l’altro giovane — descritto con accento napoletano — è fuggito.
A dare l’allarme è stato lo stesso benzinaio che ha chiamato il 118 e i carabinieri. I medici del pronto intervento, una volta arrivati sul posto, hanno deciso di portare il benzinaio al pronto soccorso dell’ospedale di Figline, dove gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni.
I carabinieri sarebbero riusciti a individuare uno dei due malviventi attraverso le telecamere di sicurezza del benzinaio: gli «occhi elettronici» mostrano infatti la coppia di rapinatori mentre entra in azione. Le telecamere inquadrano anche una parte della fuga: i due rapinatori sono fuggiti a piedi lungo via Spartaco Lavagnini. I carabinieri stanno cercando di stabilire se per caso ad attenderli ci fosse un complice o se avessero nascosto un mezzo in una zona sicura. Poche ore dopo la rapina, verso la mezzanotte, i carabinieri sono andati nell’abitazione del ragazzo, che vive coi genitori. I militari hanno cercato, a lungo, gli abiti indossati per la rapina ma senza trovarli. In queste ore si stanno cercando altri indizi. Sul luogo della tentata rapina non è stato trovato nessun bossolo, ma l’ogiva è stata recuperata e sequestrata: servirà per un successivo esame balistico.
Lo studente di 17 anni, fino a ieri incensurato, è stato denunciato a piede libero per tentata rapina e lesioni personali in concorso. In queste ore i carabinieri stanno analizzando la memoria del telefono cellulare del ragazzo: dentro il telefonino si potrebbero infatti «nascondere» indizi o conversazioni utili alle indagini.
Intanto, sempre in queste ore, i militari stanno cercando di trovare altre telecamere che potrebbero aver ripreso i due rapinatori. Vengono anche sentiti gli amici del presunto rapinatore: a loro si chiede di ricordare come fosse vestito durante la giornata di mercoledì.
L’agguato La vittima ha reagito, ma è stato colpito anche alla testa con il calcio della pistola