«Troppi migranti»
Certaldo, il Comune accusa: nelle nostre strutture 100 profughi per 40 posti letto
Quasi cento migranti a fronte dei 40 previsti dalla legge, ospitati in strutture spesso inadeguate. Il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini, non ci sta, e denuncia apertamente la situazione alla Prefettura, con tanto di verbali di controllo, sui 5 centri accoglienza della città, due dei quali gestiti dalla Misericordia, e altri tre da privati. Nessuno è risultato idoneo a tutti gli effetti: «In due casi — spiega Cucini — le aperture finestrate per luce e aereazione sono al di sotto dei parametri regionali. In un altro c’era scarsa pulizia».
Ma a scatenare l’ira del Sindaco sono stati i casi di sovraffollamento di due centri gestiti da privati, aperti «senza dialogare e comunicare col Comune». «Un struttura in grado di ospitare 15 persone ne accoglie ben 24 — spiega Cucini — coi migranti in sovrannumero che il gestore aveva dichiarato essere temporaneamente in un Bed & Breakfast, e che invece sono lì». La struttura in questione, in via fratelli Cervi, è gestita dall’associazione «Differenze culturali e nonviolenza», fondata nel 1992 a Certaldo da Don Andrea Bigalli, tutt’ora presidente, e Maria Assunta Lucii, che si occupa dell’organizzazione. «La prefettura sapeva della situazione — spiega Lucii — i ragazzi sono lì da ottobre, è stata un’emergenza. La nuova casa è pronta, ci andranno già nel fine settimana. Ci sono stati ritardi per i lavori, non ci allacciavano l’acqua. Nel primo centro resteranno i 15 previsti, gli altri andranno in una porzione di villa in via Romana. Abbiamo un insegnante che fa otto ore di italiano a settimana ai ragazzi, e una psicologa e una psicoterapeuta che stanno aiutandoli a compilare i curriculum per poter lavorare». L’associazione si occupa dei migranti solo da un anno: «Se vengono a fare controlli va benissimo, anzi: serve a noi per migliorare e per far capire ai ragazzi che non possono fare quel che vogliono, che ci sono delle regole».
L’altro centro che ha suscitato l’ira del Sindaco invece è gestito dal «Consorzio Multicons», già al centro di polemiche lo scorso anno sempre per l’accoglienza migranti, sia a Castelfiorentino che a Firenzuola. In questo caso, sono stati rilevati 35 migranti ma solo 32 letti. «Alla Commissione, tornata per un riconteggio dei letti, è stato impedito di entrare» denuncia inoltre il Sindaco. La struttura è un ex agriturismo, «Casa Bassa» in località Montebello, di cui è ancora attivo il sito internet. Da qui, e non dalla Multicons, si apprende che l’edificio è suddiviso in quattro appartamenti tutti dotati di cucina (una anche di camino) e servizi igienici, per un totale di 240 metri quadri, senza contare gli spazi comuni, ovvero la sala tv al primo piano e la sala banchetti al piano terra. Quando ancora era in funzione, poteva ospitare 17 persone al massimo, adesso ce ne sono 35.
Il precedente Lo scorso ottobre il comune di Firenzuola si oppose all’arrivo di venti migranti che sarebbero stati accolti in una palazzina gestita dalla Multicons, lo stesso consorzio chiamato in causa dal sindaco di Certaldo per la struttura a Montebello