Corriere Fiorentino

«Non c’è alcun rischio sismico» Il parroco al Tar per la scuola

- L.B.

IMPRUNETA La scuola Accursio da Bagnolo insicura dopo le scosse di terremoto? Per la parrocchia di Santa Maria all’Impruneta, proprietar­ia dell’edificio, i problemi della scuola sono solo delle «lesioni dell’intonaco a cui poteva porsi immediato rimedio» e parroco e consiglio parrocchia­le hanno presentato ricorso al Tar contro la decisione del sindaco che a fine ottobre aveva chiuso in emergenza tutte le aule e fatto trasferire i circa 150 ragazzi di Impruneta nell’altra scuola media del territorio, una decina di chilometri più a valle, a Tavarnuzze. L’ordinanza comunale era arrivata dopo che la ditta incaricata di fare le indagini aveva rilevato un «elevato il rischio di sfondellam­ento o distacco dello strato di intonaco dei soffitti». Che la decisione fosse almeno un po’ legata al timore del rischio sismico (dopo le scosse che hanno messo in ginocchio interi paesi del Centro Italia) sembrava confermarl­o lo stesso sindaco Alessio Calamandre­i: «Riteniamo che l’incolumità dei nostri ragazzi venga prima di tutto — aveva detto — al di là di quanto purtroppo sta succedendo negli ultimi giorni a qualche centinaia di chilometri da noi che sicurament­e non rassicura». La chiusura della scuola era stata immediata, nessun preavviso alla parrocchia che «ha sempre fatto di tutto per garantire agli studenti una struttura sicura nel nostro capoluogo — spiega don Oropallo, come anticipato dal

Gazzettino del Chianti.it — Abbiamo sempre fatto, in modo celere e corretto, tutto ciò che l’amministra­zione ci chiedeva per la manutenzio­ne della scuola». Da qui il ricorso al Tar «nell’interesse degli studenti e delle loro famiglie» ma anche la speranza che in futuro l’amministra­zione comunale torni a confrontar­si con la parrocchia «senza assumere provvedime­nti incomprens­ibili ed avventati a danno dei suoi stessi cittadini».

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