«L’ignoranza costa cara, quella finanziaria di più»
Il governatore della Banca di Francia ospite di Ceccherini
Mille studenti sono arrivati ieri da tutta Italia al teatro Odeon per incontrare il governatore della Banca centrale di Francia, Francois Villeroy de Galhau, nel giorno del venticinquesimo anniversario del trattato di Maastricht: l’occasione è stata offerta dall’Osservatorio permanente GiovaniEditori nell’ambito del progetto «Young Factor» sostenuto da Intesa Sanpaolo, Montepaschi e Unicredit, in collaborazione con le Università Bocconi e Cattolica e i principali quotidiani italiani.
L’obiettivo principale del progetto è stato ribadito ieri dal presidente dell’Osservatorio, Andrea Ceccherini: «Ad una maggiore alfabetizzazione corrisponde una maggiore stabilità finanziaria — ha detto agli studenti delle scuole superiori presenti in platea — L’ignoranza costa. E l’ignoranza economico-finanziaria costa cara. Crediamo che laddove c’è più ignoranza si debba rispondere con più educazione. Il progetto “Young Factor” è nato per questo — ha continuato Ceccherini — per promuovere una grande opera di alfabetizzazione economicofinanziaria. E il fatto che già oggi mezzo milione di studenti ci segua è un segno che da fiducia e coraggio. C’è una generazione che non si è rassegnata all’idea di lasciare il Paese indietro, ma fa la sua parte per spingerlo avanti». E che i ragazzi apprendano si è visto dalle domande poste al governatore Villeroy de Galhau, dopo il dibattito moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini: dalla Brexit all’elezione di Trump, fino alla necessità di una «bad bank» europea per gestire la mole enorme di crediti incagliati (cioè non più esigibili). Il governatore francese si è detto «impressionato» dal livello delle domande arrivate dalla platea. Poi ha difeso la moneta unica e l’Ue, sottolineando però che «non possiamo ignorare il crescente rischio di euroscetticismo e il caso estremo della Brexit». L’antidoto, secondo Villeroy de Galhau, è in una frase di Dante: «Alcuni aspettano, altri afferrano il momento e agiscono. Quale direzione prendere?». Certamente la seconda: «Meno Europa sarebbe un errore».
Villeroy de Galhau cita Dante sull’euroscetticismo: alcuni aspettano, altri afferrano il momento e agiscono Scegliamo la seconda strada