Basilewsky e Fabbricotti, ecco gli ostacoli per la moschea
Un sopralluogo nelle due ville che potrebbero ospitare la moschea di Firenze. Lo ha fatto ieri mattina la Commissione Controllo del Consiglio regionale, presieduta da Jacopo Alberti (Lega): villa Basilewsky, in viale Strozzi, e villa Fabbricotti, in via Vittorio Emanuele II. Una visita nata dopo l’interesse dimostrato della comunità islamica fiorentina su questi due immobili, in vendita da parte della Regione, per realizzare una moschea. Ma su Villa Basilewsky c’è un problema, fa sapere Alberti: «Tutti sanno del vincolo al momento della donazione di villa Basilewsky, ma la Regione non ha questa documentazione». Cioè un vincolo testamentario che destinerebbe l’uso esclusivamente sanitario della villa, uno stop indiretto alla moschea. «Sono in corso verifiche sul vincolo», conferma la Asl. L’edificio, una struttura ottocentesca di 21.900 metri cubi, è in vendita insieme agli ampliamenti, che ospitano ambulatori, uffici e un centro di accoglienza con 94 migranti. Poi, via tutti a villa Fabbricotti che attualmente ospita uffici regionali e dell’Azienda regionale sanità. Qui c’è solo un vincolo delle Belle Arti e quello che impone la fruizione pubblica del parco. Secondo Palazzo Vecchio, per trasformare villa Basilewsky in moschea c’è bisogno di una variante urbanistica, per villa Fabbricotti ci sarebbe solo da rispettare i vincoli delle Belle arti: ma è solo una valutazione tecnica, «la scelta è politica».