Corriere Fiorentino

Biglietti gratis per lo spettacolo gender

La mossa della Cgil dopo l’invito della Curia alle scuole cattoliche a disertare la rappresent­azione

- E.S.

La Curia invita a disertare lo spettacolo «perché propaganda la teoria gender». La Cgil di contro regala biglietti. Al cui centro c’è Alex, un bambino di otto anni che i giorni pari vuole essere un maschio e i giorni dispari una femmina. La parola chiave è «vuole» perché Fa’afafine - Mi chiamo Alex e sono un dinosauro, lo spettacolo teatrale per l’infanzia di Giuliano Scarpinato che andrà in scena sabato 18 e domenica 19 al Teatro di Rifredi, parla di un bambino che sceglie, decide, di non voler essere né sempre e del tutto maschio né sempre e del tutto femmina, della sua volontà di non appartener­e a un genere solo, ma di volerli abbracciar­e entrambi. Proprio come i Fa’afafine samoani, da cui il titolo. Forze politiche di destra e organizzaz­ioni religiose si sono scagliate contro questo spettacolo ovunque veniva rappresent­ato in tutta Italia, soprattutt­o nelle molte matinée organizzat­e per le scuole — lo spettacolo si rivolge specificat­amente a un pubblico di bambini a partire dalla scuola secondaria di primo grado — come è accaduto al Bolognini di Pistoia due settimane fa, «anche se tutti quelli che hanno protestato preventiva­mente non sono venuti a vederlo e tutti quelli che sono venuti a vederlo ne hanno parlato bene» sottolinea­no dall’Associazi one Teatrale Pistoiese. E ora il confronto su questo tema di grande attualità civile e politica prosegue anche a Firenze: in vista dell’appuntamen­to di Rifredi la Diocesi fiorentina ha mandato una lettera alle associazio­ni che riuniscono scuole e famiglie cattoliche invitandol­e a disertare lo spettacolo. La risposta del Teatro di Rifredi è stata quella di invitare l’arcivescov­o Giuseppe Betori in persona alla rappresent­azione per poi aprire eventualme­nte un dibattito, dopo lo spettacolo. Anche la Cgil è entrata nella partita: prima con l’invito contrario, quello di andare a vederlo, poi acquistand­o 20 biglietti da mettere a disposizio­ne gratuitame­nte a studenti e giovani lavoratori, come spiega una nota della segretaria generale di Firenze Paola Galgani. Fa’afafine è ispirato al libro Il mio bellissimo arcobaleno di Lori Douron e a tante storie raccolte su un blog di mamme americane preoccupat­e del fatto che i loro figli, nel caso manifestas­sero dubbi sulla propria identità di genere, non vengano accettati a scuola. Si parla infatti anche di bullismo e cyberbulli­smo e di rapporto figlio-genitori. Con questi ultimi che, alla fine della rappresent­azione, fanno una precisa scelta di campo: il padre si traveste da donna, la madre da uomo, venendo così incontro alla precisa presa di posizione del figlio.

AFirenze il 18 e il 19 al teatro di Rifredi Due settimane fa polemiche a Pistoia

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